Sicilia, discariche sature e gara deserta: l'isola presto sommersa dai rifiuti

Sicilia, discariche sature e gara deserta: l’isola presto sommersa dai rifiuti

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Sicilia, discariche sature e gara deserta: l’isola presto sommersa dai rifiuti

Melania Tanteri  |
mercoledì 06 Aprile 2022

Nessuno dei soggetti invitati ha trovato vantaggioso il costo, 33 milioni l'anno, calcolato dalla stazione appaltante, la Srr Catania area metropolitana.

Gara deserta. Nonostante i cinquanta inviti circa inviati dalla Società di regolamentazione rifiuti Catania Area metropolitana nei confronti delle ditte che si occupano dello smaltimento di rifiuti di tutta Italia, dei gestori degli impianti e delle discariche, la procedura per affidare il servizio di esportazione dei rifiuti fuori dalla Regione non ha visto la partecipazione di alcune ditta.

Gara deserta

Evidentemente, nessuno dei soggetti invitati ha trovato vantaggioso il costo, circa 33 milioni l’anno, calcolato dalla stazione appaltante per mandare fuori dalla Sicilia – dove gli impianti sono praticamente esausti – la quota di raccolta differenziata eccedente il 35%. Una notizia affatto buona per Catania e per la Sicilia in generale, alle prese con l’emergenza rifiuti ormai da tempo.

Srr: “situazione preoccupante”

Preoccupazione. E’ quella che lascia trasparire Francesco Laudani, presidente della Srr Area metropolitana, tra le prime in Sicilia ad aver avviato la procedura. Secondo Laudani, infatti, il fatto che la gara sia andata deserta evidenzierebbe uno scollamento dei costi calcolati rispetto a quelli reali. Già ritenuti insostenibili dai Comuni. Già la settimana scorsa il sindaco facente funzioni di Catania Roberto Bonaccorsi abbiamo evidenziato come il costo calcolato dalla Sicula trasporti ovvero €240 a tonnellata non sarebbe più stato sostenibile per il comune di Catania se non ci fossero stati corretti, tempo i contributi da parte della regione. Oggi che nella gara della srl a Catania metropolitana il costo viene calcolato in circa €310 nessuno si è presentato.

Il tempo è scaduto

“Sono molto preoccupato – ribadisce Laudani. Evidentemente occorre fare nuovi calcoli, se il costo previsto, più alto di quello praticato dalla Sicula trasporti, non è stato ritenuto vantaggioso. A breve ci riuniremo con il cda e con le altre SRR e con l’assessore Baglieri per capire come muoverci. Il tempo infatti è poco, anzi è già scaduto”.

Gli scenari

I rifiuti non si possono più abbancare nelle discariche siciliane e comunque Il costo dell’operazione risulta sempre troppo elevato affinché i comuni possano coprirlo.. Non solo, nonostante l’assessore all’energia della Regione Siciliana Daniela Baglieri abbia garantito una quarantina di milioni per sostenere i costi dell’esportazione dei rifiuti , questi sarebbero stati elargiti qualora fosse stato trovato un soggetto pronto a svolgere il servizio. Cosa che non è avvenuta.

Insomma, resta l’emergenza e la possibilità – che gli amministratori tutti vorrebbero scongiurare – che i costi saranno i Comuni a pagarli e, dunque, i cittadini.

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