Rifiuti Palermo, sbloccata la IV vasca bis per scongiurare una nuova crisi - QdS

Rifiuti Palermo, sbloccata la IV vasca bis per scongiurare una nuova crisi

Gaspare Ingargiola

Rifiuti Palermo, sbloccata la IV vasca bis per scongiurare una nuova crisi

venerdì 29 Luglio 2022

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla ha firmato l’ordinanza per il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione della spazzatura per un periodo di sei mesi: “Abbiamo evitato l’emergenza”

PALERMO – Via i rifiuti dai piazzali di Bellolampo. Il sindaco Roberto Lagalla ha firmato un’ordinanza che autorizza la Rap a conferire 300mila metri cubi di immondizia pretrattata nella quarta vasca bis concedendo alla partecipata sei mesi di tempo per rimuovere le 180mila tonnellate di spazzatura (solo in parte pretrattata) accatastate nei piazzali della discarica. Considerando che lo spazio nella sesta vasca è esaurito da maggio, l’obiettivo primario è scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti nel capoluogo: “I rilievi topografici effettuati per avere contezza delle volumetrie residue della sesta vasca – si legge nel provvedimento – danno palese evidenza della circostanza che non si può continuare ad abbancare in sicurezza”.

Scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti a Palermo

Che Bellolampo sia un groviglio di problemi irrisolti è cosa nota. I lavori di realizzazione della settima vasca, il cui iter è stato curato dalla Regione, per esempio, sono stati consegnati soltanto il 21 marzo scorso e, stando alle previsioni fatte a Sala delle Lapidi dall’amministratore unico della Rap Girolamo Caruso (che ha ritirato le recenti dimissioni), saranno completati nel primo trimestre dell’anno prossimo, anche se il primo lotto funzionale dovrebbe essere disponibile ben prima, già a ottobre. Altro vicolo cieco con la terza vasca bis. Ad agosto 2021 la Rap ha aggiudicato la gara per i lavori di ampliamento ma “a tutt’oggi i tempi di effettivo utilizzo della volumetria della terza vasca bis – spiega l’ordinanza -, dipendenti dagli atti amministrativi di transazione tra la curatela (proprietaria delle vecchie vasche), la Rap e il Comune, risultano indeterminati ed indeterminabili con conseguente spostamento in avanti del relativo utilizzo per i necessari smaltimenti delle frazioni del rifiuto trattato”.

Anche per le vecchie vasche l’iter procede a rilento: “In data 13 agosto 2021 si è formalizzata l’intesa tra la Rap, la curatela e il Comune, prorogata sino al 31 dicembre 2021, ma allo stato non si sono ancora definite le procedure per la materiale consegna delle vecchie vasche da parte della curatela alla Rap”. Senza contare che anche l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico avrebbe bisogno di una robusta manutenzione necessitando “di interventi di revamping per ripristinare la piena efficienza nel trattamento dei rifiuti in ingresso – quantità giornaliera media di 850 tonnellate al giorno – viste le condizioni attuali che denotano deficienze strutturali, […] con inevitabili conseguenze sulla effettiva capacità dell’impianto e sul suo corretto funzionamento, non consentendo inoltre di biostabilizzare correttamente tutti i rifiuti ammessi nell’impianto”. In soldoni: sesta vasca esaurita, niente terza vasca bis, settima vasca non ancora pronta e al momento non sono sul tavolo né siti alternativi né l’opzione del trasporto dei rifiuti all’estero.

Si arriva così all’ordinanza, con la quale, spiegano da Palazzo delle Aquile, “la Rap viene autorizzata a depositare i rifiuti all’interno della quarta vasca bis, attraverso un rimodellamento prima della copertura finale (capping) della quarta vasca, che prevede una sagoma definitiva con volume di 300.000 metri cubi, previa attività di tritovagliatura e biostabilizzazione, secondo disposizioni comunitarie. Nel provvedimento viene specificato che l’abbancamento dei rifiuti nella quarta vasca bis dovrà svolgersi esclusivamente nelle aree autorizzate. Inoltre, viene sottolineato che la Rap, entro 180 giorni, dovrà provvedere con urgenza allo smaltimento dei rifiuti giacenti lungo i piazzali della discarica.

Normalità fino al mese di ottobre

L’abbancamento nella quarta vasca bis permetterà di uscire dall’attuale situazione emergenziale, per passare gradualmente ad una situazione di normalità fino al mese di ottobre, quando potrà essere disponibile la settima vasca, già in fase di realizzazione”. L’autonomia della quarta vasca bis dovrebbe essere di almeno cinque mesi e verrà impegnata solo la parte della vasca che non ricade nella proprietà della curatela fallimentare dell’Amia. L’ordinanza si appoggia sull’articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006, che consente ai sindaci “di emettere ordinanze contingibili e urgenti qualora si verifichino situazioni eccezionali di necessità e urgenza e non si possa altrimenti provvedere, consentendo il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti”.

E, come sottolinea il testo del provvedimento, il rischio c’è, eccome, “a fronte della situazione di emergenza che potrebbe determinare gravi problematiche di natura igienico-sanitaria, di emergenze ambientali e di ordine pubblico”, inclusa addirittura “la chiusura del polo impiantistico di Bellolampo”.

“Con questo provvedimento – afferma Lagalla – viene scongiurata una nuova emergenza rifiuti in città, in piena estate, prevenendo rischi di natura igienico-sanitaria per la cittadinanza. Grazie alla disponibilità della quarta vasca, la raccolta potrà proseguire regolarmente e si permetterà contestualmente alla Rap di liberare, nelle prossime settimane, i piazzali della discarica di Bellolampo. Ringrazio i tecnici della Rap, dell’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente e dell’Arpa che, sin dal mio insediamento, si sono impegnati per giungere, nel rispetto delle norme, ad un’efficace soluzione”. Oltre agli interventi sulle vasche, la Rap ha chiesto le autorizzazioni per altri due progetti: una serie di impianti Tmb amovibili in grado di trattare fino a 600 tonnellate al giorno e l’inserimento di una sezione per la cosiddetta “digestione anaerobica della frazione organica” finalizzata alla produzione di biometano.

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