“Le immagini degli incolonnamenti dei compattatori presso la discarica di Lentini della Sicula Trasporti ripropongono in termini drammatici la carente dotazione impiantistica dell’isola. Il governo regionale deve essere in grado di segnare la svolta decisiva. Convochi subito le parti sociali per verificare e monitorare lo stato dell’arte e condividere soluzioni funzionali ai cittadini e ai lavoratori”. Lo dicono in una nota sono i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, con i segretari generali Fp Cgil e Fit Cisl Gaetano Agliozzo e Dionisio Giordano e il segretario regionale Uiltrasporti Pietro Caleca.
“Malgrado la ‘questione rifiuti’ abbia tenuto banco per decenni, la Sicilia – aggiungono – non solo non esce mai dall’emergenza ma non riesce neanche a dotarsi di una impiantistica che serva a soddisfare le esigenze dei comuni”.
I sindacati aggiungono che “se sul fronte della raccolta differenziata si registrano passi in avanti con una percentuale di poco superiore al 40%, le tre grandi aree metropolitane continuano a essere il fanalino di coda e ciò comporta il fatto che le discariche restano il perno dello smaltimento, con costi aumentati a dismisura, passati da 115 euro a tonnellata a 300 euro considerando il costo del trasporto da una parte all’altra dell’isola”.
Da qui la richiesta: “chiediamo all’assessore regionale Baglieri un incontro urgente per fare il punto della situazione, capire, opera per opera e provincia per provincia, che fine hanno fatto gli annunci del potenziamento dell’impiantistica pubblica e privata, capire cosa li blocca e come sbloccare le varie situazioni.
Questa condizione non può reggere oltre anche perché si scarica, in modo drammatico, sulla vita dei lavoratori e dei cittadini, sulla qualità della vita, sulle prospettive di sviluppo dell’Isola”.
Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Sicilia concludono: “In questi anni il dibattito si è concentrato sulla ‘governance’ del sistema ma, da sempre ormai, non risultano scalfiti gli interessi di chi ha da sempre lucrato su questa perenne emergenza. Ora basta, occorre voltare pagina, è il tempo di scelte chiare e risolutive, così non andiamo avanti”.