Rifiuti tra dune in spiaggia, sequestro ad Acate - QdS

Rifiuti tra dune in spiaggia, sequestro ad Acate

Antonino Lo Re

Rifiuti tra dune in spiaggia, sequestro ad Acate

mercoledì 26 Gennaio 2022

Rifiuti plastici tra le dune lungo la spiaggia di Marina di Acate, nel Ragusano, a ridosso delle serre.
Sono stati scoperti dal Nucleo di Polizia marittima ambientale e difesa costiera della Capitaneria di porto di Pozzallo che, in collaborazione con il personale dell’Ufficio locale marittimo di Scoglitti, hanno sequestrato 62 mila metri quadrati della spiaggia di Macconi, nell’ambito di un’indagine per disastro ambientale, discarica abusiva e occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo.

L’intervento di Stefania Campo

Sulla vicenda interviene Stefania Campo, deputata del Movimento 5 Stelle all’Ars. “Ringrazio innanzitutto la Procura di Ragusa per l’operazione – commenta – grazie alla quale si potrà fare luce su un vergognoso scempio ambientale che si è protratto per molti anni. Tuttavia questo non può essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza per una reale operazione di riqualificazione ambientale. In questo senso la Regione e l’assessorato al Territorio e Ambiente non si sono mai mossi, nonostante anni di interrogazioni e atti parlamentari all’Ars, esposti, sopralluoghi delle autorità e servizi giornalistici, tra cui uno della trasmissione Le Iene, che ha portato l’amara vicenda su una ribalta nazionale”.

“Anche l’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, su nostro input – aggiunge Stefania Campo -, scrisse una vibrata nota al presidente della Regione Nello Musumeci, per competenza, ma, non ricevendo alcuna risposta, incaricò di una verifica l‘ammiraglio Caligiore“. Secondo la parlamentare regionale “serve un progetto pilota con il quale disseppellire per almeno due o tre metri di costa la spiaggia, quantificare la reale entità del danno e iniziare una riqualificazione ambientale di tutta quest’area del Sud-est che è unica nel suo genere, tanto da essere definita ‘fascia trasformata’. Un’area che non può più essere ignorata dalla Regione”.

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