Rilancio economico della provincia di Trapani, le tre proposte di Cgil, Cisl e Uil - QdS

Rilancio economico della provincia di Trapani, le tre proposte di Cgil, Cisl e Uil

Pietro Vultaggio

Rilancio economico della provincia di Trapani, le tre proposte di Cgil, Cisl e Uil

mercoledì 26 Giugno 2019

Firmato un documento congiunto con le priorità: dalle infrastrutture al turismo. I sindacati auspicano una nuova stagione di investimenti pubblici e privati

TRAPANI – Si incomincia a parlare di un rilancio trapanese atteso da troppo tempo. Il documento, contenente tutte le proposte, è stato approvato dagli attivi unitari di Cgil e Uil Trapani, Cisl Palermo Trapani riuniti nella sede della Camera di Commercio.

I sindacati hanno avviato così un percorso unitario di rivendicazione che rilanci un territorio per creare lavoro vero e giustizia sociale. “L’obiettivo – spiegano i tre segretari Cutrona, La Piana e Tumbarello – deve essere quello di rilanciare una nuova stagione di investimenti pubblici e privati su opere infrastrutturali materiali con il completamento e la programmazione delle grandi opere. Prioritario, dunque, risulta essere un piano strategico della governance/authority regionale e provinciale per la salvaguardia e il rilancio dello scalo aeroportuale di Birgi. Centrale il potenziamento dell’area portuale di Trapani, fondamentale per il comparto commerciale oltre che per il traffico crocieristico e della nautica da diporto. Importante, anche, la riapertura del cantiere navale e del bacino di carenaggio, per riavviare l’importante e storico settore della cantieristica navale trapanese”.

Per le periferie, invece, i sindacati pensano a progetti di miglioramento e di riqualificazione degli arredi urbani. “Nel nostro territorio – aggiungono i tre segretari – deve essere sempre centrale il tema della legalità, e questo vuol dire non affidare più, come in passato, gare o cambi d’appalto che non garantiscono i diritti acquisiti dai lavoratori, in termini di orario di lavoro, di retribuzione e di rispetto delle norme sulla sicurezza. Proponiamo, inoltre, un sistema territoriale integrato che valorizzi il distretto turistico locale attraverso scambi informativi, accordi marketing territoriale, distretto del cibo e partnership di vario tipo. Sul tema della sanità – concludono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – non è più sopportabile il disagio delle lunghissime liste d’attesa per prestazioni negli ospedali pubblici, che costringono i pazienti a optare per una costosa prestazione privata per abbreviare i tempi”.

Che fine ha fatto la Trapani invittissima, denominata così dall’imperatore Carlo V? Quale fine ha fatto l’importanza della posizione geografica di questo territorio? Bisogna ritornare al centro del Mediterraneo, bisogna far sentire i trapanesi collegati al resto d’Italia e non uno Stato indipendente, che non riesce a sollevarsi da solo.

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