Rincari, crisi e inflazione, Cisl Palermo: "Situazione emergenziale" - QdS

Rincari, crisi e inflazione, Cisl Palermo: “Situazione emergenziale”

Rincari, crisi e inflazione, Cisl Palermo: “Situazione emergenziale”

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giovedì 01 Settembre 2022

Dai rincari alla tensione sociale, il passo è breve. Per questo per Cisl Palermo Trapani occorre agire subito, rivedere il sistema di welfare e instaurare un dialogo contro la crisi.

Il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, torna a parlare dei rincari, dell’inflazione e degli effetti sulle famiglie siciliane.

“Il tema dell’aumento smisurato dei prezzi, e non si tratta solo di luce, acqua gas, benzina e diesel, ma di tutti i beni di prima necessità e fondamentali per le famiglie, ad iniziare dal pane e la pasta, è da considerare ormai emergenziale”.

Rincari e crisi, Cisl Palermo: “Agire subito contro il caro prezzi”

Ecco il lungo messaggio di Leonardo La Piana di Cisl sugli effetti dei rincari sulle famiglie e sui cittadini a Palermo (ma non solo) e sulle potenziali soluzioni da adottare con la complicità delle autorità locali e nazionali.

“La povertà aumenta anche a causa dei costi troppo alti per le tasche delle famiglie, e allora siamo dell’idea che il nuovo sindaco di Palermo Roberto Lagalla debba considerare di farsi, sin da subito, portavoce a livello nazionale con il Governo per chiedere interventi immediati e più concreti contro il caro prezzi. Interventi che non siano singoli bonus che, per quanto possano aiutare sul momento, di certo non incidono con efficacia e a lungo termine sul disagio sociale ed economico vissuto nella nostra città e ancor più nelle periferie”, spiega La Piana.

“La tensione sociale aumenta: le famiglie, i lavoratori i pensionati non riescono ad arrivare a fine mese e spesso a pagare l’affitto, come spesso ci raccontano nelle nostre sedi. Bisogna rivedere il sistema locale e nazionale del welfare ma bisogna anche attivare tutti i controlli necessari, che sono pochi anche a causa della mancanza di personale, per scongiurare speculazioni a danno dei consumatori che, di certo, non devono pagare le conseguenze economiche della mancanza delle materie prime legata al conflitto in Ucraina“.

“Per questo alla politica locale chiediamo di porre come priorità il contrasto alla povertà che si può portare avanti solo con il lavoro stabile e produttivo, che faccia affrontare il tema del reddito di cittadinanza in modo ‘leale’ e non ‘di parte’, in modo che non sia fattore di allontanamento dalla vera occupazione, specie in contesti dove i contratti si applicano spesso senza il rispetto delle regole. Servono poi interventi concreti sul fronte delle politiche sociali, abitative, consapevoli del fatto che non si tratta, spesso, di responsabilità solo di livello locale. Da Roma, infatti, deve partire un piano, considerato che i prezzi continuano a salire in modo incontrollato”.

“Ecco perché oltre a mettere in atto provvedimenti seri come quello di porre un tetto e calmierare il costo delle materie prime fondamentali, serve urgentemente una riforma fiscale che sostenga i redditi più bassi e medi, e che ad ogni livello si lavori per utilizzare al meglio le risorse del PNRR per creare lavoro vero e quindi crescita economica. Per questo serve un dialogo costante ed efficace fra i comuni e il Governo nazionale e questo deve essere una priorità per il primo cittadino di una città come Palermo che ha tante potenzialità, ma che rischia di implodere sotto le scosse di una povertà ormai dilagante”.

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