Rincari luce e gas 2022, ricorso del Codacons: la decisione del Tar

Bollette luce e gas, il Tar boccia il ricorso sui rincari: “Non danno grave alle famiglie”

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Bollette luce e gas, il Tar boccia il ricorso sui rincari: “Non danno grave alle famiglie”

Redazione  |
venerdì 11 Novembre 2022
Bollette e rincari

Sarà il Consiglio di Stato a decidere sulla legittimità degli aumenti delle tariffe di luce e gas scattati nel 2022 nel mercato tutelato dell'energia

Rincari di luce e gas. E’ arrivata la decisione del Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Lombardia. In realtà, sarà il Consiglio di Stato a decidere sulla legittimità degli aumenti delle tariffe di luce e gas scattati nel 2022 nel mercato tutelato dell’energia.

Il Tar della Lombardia ha, infatti, respinto le richieste con le quali il Codacons sollecitava la sospensione cautelare delle delibere di Arera a fine dicembre 2021 hanno aggiornato per il trimestre 1 gennaio-31 marzo 2022 le condizioni economiche di fornitura del gas naturale per il servizio di tutela.

Bollette: su aumenti luce-gas 2022 deciderà Consiglio Stato

Davanti ai giudici, un ricorso promosso dal Codacons, l’associazione dei consumatori, sulle delibere di Arera relative agli incrementi trimestrali delle tariffe di energia elettrica e gas a partire dal primo giorno dell’anno in corso.

La decisione del Tar Lombardia che fa discutere

Secondo i giudici amministrativi “come evidenziato dal Consiglio di Stato con l’ordinanza cautelare n. 1122 del 10 marzo 2022, le questioni sollevate con il ricorso e con i motivi aggiunti sono caratterizzate da una particolare complessità tecnica che postula una trattazione approfondita delle stesse nella fase del merito”.

In ogni caso, secondo il Tar “allo stato non può ravvisarsi un pregiudizio grave ed irreparabile per i clienti in regime di tutela: in assenza di evidenze, non fornite dalla parte ricorrente, non si può sostenere che il pregiudizio economico derivi direttamente dalla determinazione su base mensile delle condizioni economiche di fornitura del gas naturale per il servizio di tutela, atteso che, da un lato, l’andamento del prezzo del gas naturale non dipende solo dal tasso di inflazione ma anche da altre variabili in continuo e rapido mutamento e che, dall’altro, l’Arera ha comunque predisposto specifici rimedi per attenuare gli effetti pregiudizievoli di tali concause”.

Domanda cautelare respinta ma il collegio, però, “nella consapevolezza che i temi in questione rivestano un particolare rilievo sociale, intende tuttavia fissare sin d’ora” il 5 aprile 2023 “l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso e dei motivi aggiunti, nella quale si riserva di valutare le istanze istruttorie proposte dalla parte ricorrente”.

Il Tar Lombardia: “gli aumenti di luce e gas non producono danni alle famiglie”

“Appare curioso come per il Tar Lombardia gli aumenti mostruosi di luce e gas non producano danno alle famiglie – commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Non ci arrendiamo e contro tale decisioni proporremo appello al Consiglio di Stato, ritenendo più che provati i danni gravi subiti dagli utenti del mercato tutelato a causa dei rincari tariffari”.

Cosa contesta il ricorso del Codacons

In particolare, il ricorso contesta “una serie di violazioni che avrebbero portato l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ad autorizzare incrementi delle tariffe fortemente penalizzanti per le famiglie del mercato tutelato, senza tenere conto delle speculazioni registrate sui mercati dell’energia“.

Il Codacons, inoltre, contesta all’Autorità il compito di tenere conto, oltre che “dell’andamento del mercato”, anche “del reale costo di approvvigionamento della materia prima”.

Bollette gas e luce, Italia più cara d’Europa. Ecco perché

Dopo i picchi di agosto, dovuti al panico propagatosi sui mercati internazionali, in queste ultime settimane comunque il trend al rialzo dei prezzi di energia elettrica e gas si è invertito. Le quotazioni del gas sul Ttf, il mercato di Amsterdam che ha guidato i rialzi, hanno segnato a ottobre una pesante flessione portandosi a circa 100 euro al megawattora (ieri è arrivato a 116 euro), contro gli oltre 300 euro di fine agosto. Ancora più intenso il calo dei prezzi dell’elettricità, che dipendono direttamente da quelli del gas, scesi sotto i 150 euro al megawattora, dopo i picchi di oltre 700 euro di fine agosto.

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