Rinnovabili, migliaia di posti di lavoro da fotovoltaico e idrogeno

Rinnovabili, in Sicilia migliaia di posti di lavoro da fotovoltaico e idrogeno

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Rinnovabili, in Sicilia migliaia di posti di lavoro da fotovoltaico e idrogeno

Melania Tanteri  |
mercoledì 30 Novembre 2022

A parlare degli investimenti di Enel in Sicilia orientale è Salvatore Bernabei, Ceo dell'azienda che sta puntando sulle rinnovabili.

Startup siciliane in crescita. La Sicilia è terra di innovazione: le aziende giovani e proiettate al futuro sono in aumento e possono contare su una serie di fattori che ne favoriscono crescita e sviluppo. Soprattutto nella parte orientale dell’isola e nella zona industriale di Catania. Qui, tra pochi anni, sorgerà non solo la Giga factory più grande d’Europa che inizierà la produzione già nel settembre del 2023, ma anche dell‘Hydrogen Industrial Lab, che punta a rendere l’idrogeno verde meno costoso e dunque più competitivo. Investimenti di Enel e della declinazione Green, che porterà migliaia di posti di lavoro ma sarà anche riferimento per startup nazionali ed esteri.

“SIOS”: il punto sulle startup

Se n’è parlato stamani, in occasione del SIOS22 Sicily edition, organizzato da Startup Italia ed Enel all’interno dell’innovation hub di Enel Green Power di Passo Martino, a Catania. Un momento di confronto sullo stato dell’innovazione in Sicilia e sul futuro di un’Isola attualmente centro di progetti e sperimentazioni. Sono raddoppiate, le startup siciliane in un lustro: il 30% si afferma nella produzione di software; oltre il 13% si occupa di ricerca scientifica; gli under 35 alla guida di queste aziende sono oltre 175 e Catania e Palermo sono tra le prime 20 città italiane nella classifica delle più innovative: la prima è al 13esimo posto, la seconda al 15esimo.

Sicilia, terra di innovazione

SIOS22 Sicily edition è stato il modo per scattare una fotografia quantitativa e qualitativa delle giovani imprese innovative e degli imprenditori locali – afferma Dario Sacchetti, Ceo di Startupitalia Lo studio analizza l’evoluzione di un ecosistema delle grandi potenzialità. È un ulteriore conferma – aggiunge –  dell’impegno di Startupitalia nella promozione delle tecnologie e dei modelli di fare impresa in tutto il paese, facilitando  l’incontro tra i protagonisti dello sviluppo e contribuire così alla creazione di un ambiente ancora più favorevole alla trasformazione delle startup in imprese solide  e competitive. Farlo con un partner come Enel, radicato nel territorio e tra i principali protagonisti dell’Innovazione e della ricerca rappresenta un’occasione unica per approfondire l’open innovation in tutte le sue sfumature”.

Il “Nexthy Booster program”

SIOS22 Sicily edition è stata anche occasione per Enel Green Power per presentare il “Nexthy Booster program”, un programma di accelerazione che si rivolge alle startup early stage e alle Pmi attive nel settore dell’idrogeno verde con l’obiettivo di supportare le startup nello sviluppo, nella sperimentazione e nella validazione di nuove tecnologie per la produzione, lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno verde. La cui produzione, al momento, è troppo onerosa da non renderlo competitivo. Secondo il Green Hydrogen Factbook, attualmente, a livello globale, il 99% dell’idrogeno è prodotto da combustibili fossili poiché le tecnologie per per  generarlo hanno ancora costi elevati. Scopo del Nexthy Booster program è dunque quello di contribuire a un’inversione di tendenza offrendo alle startup e alle piccole e medie imprese il supporto nello sviluppo di tecnologie che siano economicamente sostenibili.

Sicilia: polo di investimenti nelle fonti rinnovabili

E la Sicilia orientale è il polo di investimento di Enel Green Power per quanto riguarda lo sviluppo dell’idrogeno verde: come anticipato dal Quotidiano di Sicilia, tra Carlentini e Sortino, in provincia di Siracusa, sorgerà infatti l’Hydrogen Industrial Lab, un grande laboratorio per accelerare l’implementazione delle tecnologie legate allo sviluppo dell’idrogeno verde, fondamentali per la decarbonizzazione, soprattutto del settore industriale. “Una soluzione chiave – sottolinea Salvatore Berbnabei, Ceo di Enel Green Power – con promettenti prospettive di sviluppo. Qui sarà operativo un laboratorio industriale unico al mondo dove lavoreremo, insieme ai nostri partner, per permettere all’idrogeno verde di diventare competitivo. Ci permetterà di andare avanti nell’innovazione, con tante startup italiane e straniere che verranno qui appositamente per sperimentare il loro prodotto. Insomma – evidenzia – in una logica di ecosistema, puntiamo ad accelerare la curva di riduzione dei prezzi e aumentare l’efficienza”.

Sicilia: investimenti strategici nelle rinnovabili

Un altro investimento strategico nella Sicilia orientale dopo quello della Giga Factory, la più grande d’Europa e che, a partire dal prossimo anno, avvierà a Catania la produzione di celle e moduli fotovoltaici altamente innovativi. “L’investimento che Enel sta realizzando qui è strategico. – continua Bernabei. A noi piace parlare di libertà energetica perché i pannelli fotovoltaici oggi sono prodotti per la maggior parte in Cina, quindi tutti noi da questo punto di vista, dipendiamo dai paesi orientali. Fare una produzione su questa scala così grande in Italia, ci dà sicuramente l’opportunità di guadagnare una maggiore libertà – sottolinea – il che significa che domani non dovremo dipendere da terzi, se riusciamo, come noi stiamo facendo, a integrare tutta la catena di fornitura in zona europea”.

La fabbrica inizierà a produrre nel settembre del 2023. “La tecnologia che stiamo avviando, a oggi, è già tecnologicamente matura – prosegue il Ceo di EGP – e i miglioramenti già pianificati, ci permetteranno di avere il pannello a oggi disponibile di più alta tecnologia”.

Giga Factory: posti di lavoro e prospettive

Ernesto Ciorra, Responsabile dell’innovazione di Enel si sofferma anche sul momento contingente e su quanto possano incidere gli investimenti di Enel sul territorio e sulle rinnovabili in termini di contrasto al caro energia. “Si può incidere, innanzitutto, su chi vive qui – dice. Sulle opportunità lavorative. Parliamo di centinaia di posti di lavoro che stiamo creando con la sola fabbrica di pannelli, probabilmente saranno migliaia con l’indotto. Parliamo di incidere sulla vita dei ricercatori universitari che hanno accesso facile alle sfide tecnologiche e poi parliamo del Paese. Possiamo abbattere il costo della bolletta di oltre il 20% nei prossimi tre anni – dichiara – se acceleriamo sulle rinnovabili. La luce purtroppo, oggi, si produce con il gas che è soggetto alla volatilità e che ci forniscono altri paesi. Noi vogliamo eliminare il gas e sostituirlo con le rinnovabili: pioggia, sole e vento sono gratis. E’ meglio dipendere da questi elementi – conclude – piuttosto che da terzi e dalle fluttuazioni del mercato. Il nostro sogno è sostituire il gas con le rinnovabili”.

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