RiPam, riaperto concorso per 2.736 funzionari - QdS

RiPam, riaperto concorso per 2.736 funzionari

Elettra Vitale

RiPam, riaperto concorso per 2.736 funzionari

domenica 15 Agosto 2021

Riqualificazione Pubblica amministrazione, selezione per personale non dirigenziale a tempo pieno e indeterminato

ROMA – C’è tempo fino al prossimo 30 agosto per presentare domanda di partecipazione al Concorso Ripam finalizzato all’assunzione di 2.736 Funzionari amministrativi. La procedura è rivolta al personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’Area III, posizione retributiva/fascia retributiva F1.

Va specificato che si tratta di un bando di concorso scaduto e mai espletato a causa della pandemia, originariamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4ª Serie speciale “Concorsi ed esami” n. 50 dello scorso 30 giugno 2020. Tramite rettifica pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 60 del 30 luglio 2021, invece, è stata comunicata la riapertura e la modifica del bando che ha previsto diverse novità, innanzitutto per quanto concerne l’aumento dei posti disponibili, che sono passati da 2.133 a 2.736. Inoltre, viene eliminata la prova orale, come anche la preselettiva, e la selezione si basa su una sola prova scritta computer based da svolgere in sedi decentrate.

POSTI DISPONIBILI

Le 2.736 posizioni aperte verranno così ripartite:

  • 24 posti presso l’Avvocatura generale dello Stato;
  • 123 con il profilo professionale di specialista giuridico legale finanziario (110 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e 13 nel ruolo speciale della protezione civile);
  • 550 presso il ministero dell’Interno;
  • 48 al ministero della Difesa;
  • 410 al ministero dell’Economia e delle finanze;
  • 290 al ministero dello Sviluppo economico;
  • 70 presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali;
  • 67 al ministero della Transizione ecologica;
  • 210 al ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili;
  • 92 al ministero del Lavoro e delle politiche sociali;
  • 159 al ministero dell’Istruzione;
  • 22 al ministero dell’Università e della ricerca;
  • 300 al ministero della Cultura;
  • 19 posti al ministero della Salute;
  • 300 all’Ispettorato nazionale del lavoro;
  • 45 all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
  • 5 all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale;
  • Infine, 2 posti presso l’Agenzia per l’Italia digitale.

REQUISITI DI AMMISSIONE

Per poter prendere parte alla selezione è necessario essere in possesso della cittadinanza italiana, avere almeno 18 anni di età ed essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea, diploma di laurea, laurea specialistica o laurea magistrale. È inoltre richiesta l’idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui il concorso si riferisce, che sarà accertata prima dell’assunzione all’impiego e il pieno godimento dei diritti civili e politici. Non potranno accedere alla procedura, invece, tutti coloro che sono stati esclusi dall’elettorato politico attivo, destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento o che abbiano riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici.

Come specificato nel bando, inoltre, “a quanti saranno destinati a ricoprire i posti disponibili presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Interno e il ministero della Difesa” ma anche “presso l’Avvocatura generale dello Stato sarà richiesto il possesso della condotta incensurabile ai sensi dell’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165”.

PROVE CONCORSUALI

Come specificato nella rettifica, sono state abolite la prova selettiva e orale precedentemente previste e, invece, sarà previsto un unico test scritto che consisterà in 40 quesiti con risposta a scelta multipla così differenziati:

  • 31 per verificare le conoscenze relative a specifiche materie e, nello specifico: diritto pubblico, diritto civile; organizzazione e gestione delle pubbliche amministrazioni; contabilità di Stato; elementi di economia pubblica; conoscenza della lingua inglese;
  • 8 su problematiche organizzative e gestionali ricadenti nell’ambito degli studi sul comportamento organizzativo.

I quesiti descriveranno situazioni concrete di lavoro, tramite cui si vuole valutare la capacità di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere, tra alternative predefinite di possibili corsi d’azione, quale ritengano più adeguata.

DOMANDE DI ADESIONE

Sarà possibile presentare domanda fino alle ore 23.59 del prossimo 30 agosto, esclusivamente in modalità digitale attraverso la piattaforma Step One 19 disponibile all’indirizzo web https://www.ripam.cloud/, per accedere alla quale occorrerà essere in possesso di credenziali Spid. È inoltre previsto per la partecipazione il pagamento della tassa di concorso di 10 euro, che dovrà essere effettuato entro le ore 23 del termine di scadenza.

Per tutti coloro che avevano presentato domanda entro i termini originariamente previsti dal bando, non sarà necessario presentare richiesta di partecipazione in quanto rimarrà valida la precedente ma, in ogni caso, il candidato potrà procedere con eventuali modifiche, sebbene verranno presi in considerazione i soli titoli ottenuti entro il precedente termine.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017