Riprogrammazione Fondi europei per la Sicilia c'è quasi un miliardo e mezzo - QdS

Riprogrammazione Fondi europei per la Sicilia c’è quasi un miliardo e mezzo

Dario Raffaele

Riprogrammazione Fondi europei per la Sicilia c’è quasi un miliardo e mezzo

mercoledì 23 Dicembre 2020

Si tratta di risorse - già disponibili e mai utilizzate negli ultimi venti anni - che il governo Musumeci intende utilizzare, per interventi anche infrastrutturali, per far fronte all'emergenza post Covid

Con l’approvazione da parte della
cabina di regia, presieduta dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, si è
conclusa stamane la procedura per la riprogrammazione dei Fondi europei,
proposta dal governo regionale. Si tratta di 1,3 miliardi di euro di risorse
– già disponibili e mai utilizzate negli ultimi venti anni – che il governo
Musumeci intende utilizzare, per interventi anche infrastrutturali, per far
fronte all’emergenza post Covid. La voce più significativa è quella dei 380
milioni di euro a favore degli enti locali dell’Isola. Lo dice una nota della
presidenza della Regione siciliana.

“Sono soddisfatto – dice il presidente della Regione Nello Musumeci
– per l’approvazione della nostra proposta, che ci ha visti impegnati in un
confronto costruttivo e leale con il ministro Provenzano”.

L’Anci Sicilia esprime apprezzamento per la
collaborazione istituzionale che ha impegnato i comuni siciliani, il Governo
nazionale e il Governo regionale e che ha condotto alla conclusione della
procedura per la riprogrammazione dei Fondi europei. Il presidente dell’Associazione
dei comuni siciliani, Leoluca Orlando, esprime “un particolare
apprezzamento al ministro Provenzano e alle strutture dell’Agenzia per la
coesione territoriale per aver superato i noti problemi derivanti dalla
decisione dell’Assemblea Regionale Siciliana di utilizzare risorse europee
notoriamente sottoposte a particolari limiti e procedure”.

“L’Anci Sicilia – conclude – confida che nel più breve tempo possibile
siano adottati i provvedimenti di competenza regionale in modo tale che entro
il 31 dicembre i comuni siano in grado di predisporre i relativi atti di
impegno”.

“Con questo provvedimento – ha detto il
segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo – il
governo nazionale libera risorse complessive per circa 1 miliardo e 200 in
milioni. Nello specifico – aggiunge Barbagallo – i Comuni potranno impegnare sia
il Fondo perequativo, pari a 263 milioni e utile a ripianare i mancati introiti
dalla Tari e delle tasse di suolo pubblico. Sono inoltre previste somme
destinate al pagamento delle rate dei mutui degli Enti locali (115
milioni) e della finanza pubblica locale (140 milioni)”. “Vengono inoltre
sbloccate, tra le altre, risorse per acquisto di materiale per la ‘Didattica a
distanza’ e per il potenziamento delle sedi di scuole e università (40
milioni), per il piano straordinario per il contrasto alla dispersione
scolastica (20 milioni per il triennio 2020-2022) , per gli aiuti alle imprese
(130 milioni per il bonus Sicilia), per l’editoria, sia cartacea sia digitale,
delle tv e delle agenzie di stampa (10 milioni), per l’edilizia pubblica (27
milioni)”, ha spiegato Barbagallo.

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