Rissa in famiglia a Biancavilla, 16 denunciati - QdS

Le “attenzioni” dello zio e il far west per strada e in ospedale: 12 avvisi orali

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Le “attenzioni” dello zio e il far west per strada e in ospedale: 12 avvisi orali

Redazione  |
mercoledì 15 Marzo 2023

"Far West" nel Catanese, coinvolti anche minori (compreso un bambino di appena 9 anni): ecco i provvedimenti dei carabinieri.

Negli scorsi giorni, il comando provinciale dei carabinieri di Biancavilla ha notificato 12 misure di prevenzione di “avviso orale” emesse dalle Questura di Catania nei confronti di altrettante persone di Biancavilla, precedentemente denunciate per i reati di rissa aggravata, lesioni personali, minacce gravi e danneggiamento.

La maxi-rissa risale allo scorso 15 ottobre 2022 e si è verificata nel quartiere Ardizzone e successivamente all’ospedale di Biancavilla. Il tutto era avvenuto davanti a bambini e minorenni.

La rissa in tarda serata a Biancavilla, l’intervento dei carabinieri

Gli addetti alla vigilanza del Pronto Soccorso dell’ospedale di Biancavilla, lo scorso 15 ottobre, hanno disperatamente richiesto l’assistenza dei carabinieri a seguito di una maxi rissa tra circa 25 persone, tra le quali tre minorenni. Tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare.

I militari subito intervenuti hanno avuto ragione dell’animosità dei “contendenti”, alcuni dei quali feriti e sanguinanti cercando di risalire, nonostante la loro ritrosia nel fornire informazioni, alle cause che avevano scatenato la rissa.

La dinamica

In seguito, però, i militari hanno appreso che la lite sarebbe stata accesa dalla confidenza fatta da una ragazza, oggi 22enne, al proprio compagno il quale avrebbe così appreso delle presunte morbose attenzioni da lei ricevute circa dieci anni prima da parte dello zio, allora 44enne.

Immediata “l’attivazione” del giovane che, raggiunta l’abitazione di quest’ultimo nei pressi dell’ospedale di Biancavilla, si è scagliato contro di lui prendendolo a pugni, salvo poi allontanarsi come rilevato da una telecamera della zona.

La reazione dello zio non si è fatta attendere perché, assieme ai propri nipoti – ai quali si era rivolto chiedendo aiuto – avrebbe dato inizio alle “ostilità” recandosi nel quartiere Ardizzone, nell’abitazione della “controparte”. Qui, tra minacce e richieste di chiarimento, le due fazioni si sono lasciate andare a una vera e propria disputa senza esclusione di colpi, con l’ausilio di mazze da baseball e manici di scopa, danneggiando anche le auto parcheggiate.

Anche i tre minori, il più piccolo tra l’altro di soli 9 anni, si erano attivamente impegnati nello scontro e, come tutti, immortalati dagli impianti di videosorveglianza della zona che hanno documentato la loro foga.

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