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Rivalutazione pensioni 2026, i nuovi importi e il calendario dei pagamenti

Rivalutazione pensioni 2026, i nuovi importi e il calendario dei pagamenti
Pagamenti Inps – Assegno Unico, reddito di cittadinanza, Naspi, bonus e agevolazioni – Imagoeconomica

Le informazioni utili confermate nella circolare INPS 19 dicembre 2025, n. 153.

L’Inps ha portato a termine le operazioni di rivalutazione e rinnovo delle pensioni e delle proprie prestazioni assistenziali e di accompagnamento per l’anno 2026, in applicazione del decreto interministeriale 19 novembre 2025. Tutte le novità relative agli importi e alle modalità di pagamento sono contenute nella circolare INPS 19 dicembre 2025, n. 153, che definisce anche i nuovi importi del trattamento minimo.

Rivalutazione pensioni e trattamenti Inps 2026, importi e aumenti

Nell’avviso relativo alla perequazione delle pensioni e al conseguente adeguamento degli importi in base al costo della vita e al tasso d’inflazione, l’Inps conferma che la percentuale di variazione per l’anno 2024 – applicata a partire dall’1 gennaio 2025 – è stata determinata in misura pari al +0,8% (e – dato che il valore conferma quello applicato in via provvisoria – non è previsto conguaglio per i pensionati). L’incremento provvisorio delle pensioni dall’1 gennaio 2026, invece, è dell’1,4%. La rivalutazione provvisoria viene applicata “in misura piena – si legge nell’avviso dell’Inps – agli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo e in misura ridotta per gli importi superiori”.

Le pensioni minime raggiungono la nuova soglia di 611,85 euro mensili (circa 7.954 euro annui). Il trattamento minimo per i lavoratori dipendenti e autonomi consisterà in 603,40 euro mensili e 7.844,20 euro annui.

Il calendario delle pensioni

Nella circolare dello scorso 19 dicembre, l’Inps ha confermato i dati sulla rivalutazione provvisoria delle pensioni ma anche il calendario dei pagamenti per il prossimo anno. Come di consueto, l’accredito sarà nel primo giorno bancabile del mese. C’è una sola eccezione: gennaio 2026. I ritardi nei pagamenti delle pensioni – che arriveranno dal 3 gennaio per chi riscuote alla Posta e dal 5 gennaio per chi attende l’accredito su conto bancario – sono dovuti all’aggiornamento dei database e dei sistemi dell’Inps, che occuperà il primo giorno bancabile del mese (venerdì 2 gennaio).

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