Scoperta amara a Roccapalumba, nel Palermitano. Il murale dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di piazza La Marmora è stato imbrattato. Il ritratto, realizzato dall’associazione Ohana in occasione dell’anniversario della strage di via d’Amelio, è stato deturpato con il dipinto di una svastica, simboli esoterici e un punto nero sulla fronte come se fosse un foro di un proiettile. “Non importa quante volte lo imbratterete, ci troverete sempre dalla stessa parte” tuonano i volontari.
“Chiaro attacco alla cultura della legalità”
La presidente dell’associazione Claudia Maniscalchi condanna il terribile gesto. “Siamo dell’avviso che bisogna ancora impegnarci in quanto società civile a lottare e a lavorare. Per fare in modo che il seme della legalità possa germogliare e prolificare con il contributo di tutta la società onesta. Credo che di fronte a certe nefandezze non bisogna girarsi dall’altra parte, restare indifferenti o sminuire tali gravi comportamenti. È auspicabile che l’intera comunità prenda coscienza e consapevolezza di questo grave gesto biasimevole. Quanto accaduto è un chiaro attacco alla cultura della legalità che l’associazione Ohana ha iniziato a promuovere come obiettivo primario subito dopo la sua costituzione. Ribadiamo con forza e convinzione che la società civile di Roccapalumba non può tollerare quest’oltraggio che, ci auguriamo, resti un episodio isolato”.
Tamajo: “Mamma dei cretini sempre incinta”
“La mamma dei cretini è sempre incinta, esclamava un motto antico. Lo sfregio del murale e’ una offesa a tutte le persone per bene della nostra Isola. Un gesto intollerabile contro due pilastri siciliani, simbolo della lotta alla mafia e faro di vita per tutti i siciliani onesti”.
Queste le parole dell’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo a seguito dello sfregio con una svastica per mano di ignoti ai danni del murale dedicato a Falcone e Borsellino ubicato nel paese di Roccapalumba. “Sono solidale con gli amici di Roccapalumba e mi auguro che su questo gesto, sia fatta luce individuando i responsabili”.
Fonte foto: pagina Facebook Associazione OHANA

