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Schiacciato dalle lastre di vetro nel Catanese, Romain Supasi Lang è l’ennesima vittima sul lavoro

Schiacciato dalle lastre di vetro nel Catanese, Romain Supasi Lang è l’ennesima vittima sul lavoro

Il grido d’allarme dei sindacati: “Non possiamo continuare a indignarci per poi dimenticare”.

Si chiamava Romain Supasi Lang, aveva 58 anni, una moglie e un figlio: l’operaio è la vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro mortale in Sicilia, avvenuto in una vetreria di San Giovanni La Punta – in provincia di Catania – nella giornata di lunedì 20 ottobre 2025.

Sull’infortunio finito in tragedia è in corso un’inchiesta coordinata dalla Procura di Catania. Si prega anche per il 34enne rimasto ferito e trasferito al Policlinico di Catania.

Incidente sul lavoro di San Giovanni La Punta, la vittima è Romain Supasi Lang

Rimane ancora da confermare l’esatta dinamica di quanto accaduto. Secondo una prima ricostruzione, il 58enne – di origini congolesi e lavoratore occasionale per una ditta del Catanese – sarebbe rimasto schiacciato dopo il cedimento di due pesanti lastre di vetro che dovevano essere caricate su un camion. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Trasferito al Policlinico di Catania, invece, il collega 34enne rimasto ferito. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.

Sul luogo dell’incidente, oltre agli operatori del 118, sono accorsi i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania e il personale dell’Ispettorato del Lavoro per le indagini di rito.

I sindacati: “Una storia da non dimenticare”

Romain Supasi Lang è la quindicesima vittima sul lavoro dall’inizio del 2025 nel Catanese. La cronaca va veloce e si fa presto a dimenticare i nomi di tutti coloro che hanno perso la vita mentre svolgevano semplicemente il loro lavoro. I sindacati, però, non ci stanno più e chiedono a gran voce giustizia per il 58enne e per tutti gli altri che hanno subìto la stessa tragica sorte. Carmelo Giuffrida, segretario regionale Ugl Sicilia, ha detto chiaramente: “Non possiamo continuare a indignarci per poi dimenticare. Finché la sicurezza resterà subordinata alla produttività, continueremo a contare morti. Servono controlli reali, formazione vera e responsabilità precise, non comunicati di circostanza. È tempo che la sicurezza diventi una priorità assoluta, non un obbligo formale”.

Un appello sposato anche dalla CGIL e dalla Filctem Cgil di Catania, che in una nota condivisa hanno dichiarato: “Si tratta della quindicesima vittima sul lavoro dall’inizio del 2025 nel Catanese: un numero intollerabile che parla da solo e che non può essere ridotto a una semplice statistica. È l’ennesima morte bianca che segna il territorio e che testimonia come la sicurezza nei luoghi di lavoro continui a non essere una priorità reale”.

“Chiediamo chiarezza immediata sulle dinamiche dell’incidente e sulle responsabilità, – aggiungono il segretario generale della Cgil e quello della Filctem Cgil, Carmelo De Caudo e Jerry Magno – ma soprattutto chiediamo che istituzioni, imprese e organi di vigilanza abbandonino la logica delle dichiarazioni di circostanza e mettano in campo un piano straordinario di controlli e prevenzione”.

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