Home » Economia » Rottamazione quinquies, ecco (ad ora) le cartelle ammesse o escluse

Rottamazione quinquies, ecco (ad ora) le cartelle ammesse o escluse

Rottamazione quinquies, ecco (ad ora) le cartelle ammesse o escluse

Si può aderire anche con rateazioni ordinarie in corso. Se si decade dalla nuova definizione agevolata non si potranno più dilazionare i pagamenti. Vediamo le novità

La Rottamazione quinquies è la nuova definizione agevolata prevista nel Disegno di Legge di Bilancio 2026, all’esame del Parlamento. Stando così le cose, e quindi senza stravolgimenti dovuti a possibili cambiamenti in fase di approvazione nell’iter che poi trasformerà la proposta in legge effettiva, possono aderire i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi, per tutte le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione dal 2000 a 2023 che riguardano imposte e contributi omessi ad esclusione di quelle emesse a seguito di accertamento.

Ad ora sono esclusi dalla nuova definizione agevolata i contribuenti che risultavano in regola con i pagamenti della Rottamazione quater al 30 settembre 2025 (non basterebbe saltare la prossima rata di novembre).

Sono ammessi, invece, i decaduti da precedenti piani di definizione agevolata, così come anche chi sta pagando rate ordinarie dell’Agenzia delle Entrate, sebbene con un vincolo stringente: nel caso in cui decadano dalla Rottamazione quinquies, non potranno più dilazionare la somma residua.

Come funziona la Rottamazione quinquies

La domanda di accesso alla Rottamazione quinquies si presenta all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2026. Il contribuente che aderisce paga interamente la somma originariamente dovuta, senza interessi e sanzioni. La risposta arriva entro il 30 giugno. Chi è ammesso riceve un nuovo piano dei pagamenti e, per perfezionare l’adesione, deve pagare la prima o unica rata entro il 31 luglio 2026. Le successive rate scadono il 30 settembre e il 30 novembre.

Dal 2027 si paga entro il 31 gennaio, 31 marzo, 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre. Le 54 rate bimestrali sono distribuite su nove anni (fino al 31 maggio 2035) e devono avere un importo minimo di 100 euro. A partire dalla seconda si applica un tasso di interesse del 4%.

La decadenza dalla Rottamazione quinquies si verifica in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive, oppure nel caso di omesso versamento dell’ultima rata.

Cartelle ammesse alla Rottamazione quinquies

Somme a ruolo senza rate né rottamazioni in corso

Un contribuente che ha delle cartelle esattoriali pendenti emesse nel periodo ricompreso nella definizione agevolata (2000-2023) e non ha aderito a precedenti rottamazioni né ha mai chiesto la rateazione all’AdER, rientra nella platea degli aventi diritto, e può quindi chiedere l’ammissione.

Cartelle con pendenza di giudizio

Sono rottamabili anche le cartelle con pendenze di giudizio, previa rinuncia al contenzioso. In questo caso, dopo il pagamento della prima o unica rata, sono sospese dal giudice.

L’estinzione del giudizio comporta anche l’inefficacia delle sentenze di merito e dei provvedimenti non ancora passati in giudicato.

Cartelle esattoriali già rateizzate

Se un contribuente sta pagando cartelle esattoriali a rate e non ha carichi pendenti perché sta sanando il debito, può comunque rientrare nella Rottamazione quinquies approfittando del piano di rientro più lungo (ma deve valutarne la convenienza, considerato anche il tasso di interesse del 4% previsto dalla nuova pace fiscale su ogni nuova rata a partire dalla seconda).

Se decide di passare da un piano ordinario alla definizione agevolata 2026, aderendo entro il 30 aprile prossimo, può smettere di pagare le rate nel momento in cui presenta la domanda di ammissione e fino a quando non riparte il nuovo piano di rientro, ricalcolato alle nuove condizioni. Se invece continua ad effettuare i versamenti, le somme confluiranno nel calcolo degli importi già pagati rispetto a quanto sarà il nuovo ricalcolo della somma complessiva dovuta in base alla rottamazione.

Se dopo aver ricevuto la risposta positiva dall’AdER non si paga la prima o unica rata, allora non si considera perfezionata l’adesione alla Rottamazione quinquies e si dovrà riprendere a pagare le rate del piano interrotto.

Attenzione: l’interruzione di un piano di rateazione per rientrare nella definizione agevolata preclude la possibilità di ottenere un nuovo piano di rateazione nel caso di fuoriuscita dalla nuova Rottamazione. Lo prevede il comma 13 dell’articolo 23 del testo della Manovra 2026 attualmente all’esame del Senato: alla data del 31 luglio 2026 le dilazioni sospese ai sensi del comma 10, lettera b, sono automaticamente revocate e non possono essere accordate nuove dilazioni. Quindi, il contribuente con rateazione in corso che decade dalla rottamazione dovrà pagare il debito residuo in un’unica soluzione.

Non si può passare dalla quater alla quinquies

Chi sta pagando le rate della rottamazione quater, sia quelle del piano originario sia quelle della riammissione, non ha la possibilità di passare alla quinquies, approfittando del più vantaggioso piano di dilazione. Non è permesso, infatti, smettere di pagare la rata in scadenza il 30 novembre 2025 per poi chiedere di essere ammessi alla rottamazione, perché non si rientra nella platea.

Cartelle decadute da rottamazioni

Chi non risultava in regola con i pagamenti delle precedenti rateazioni al 30 settembre 2025 (a questa data avevano già saltato almeno un pagamento) può chiedere di rientrare nella nuova pace fiscale.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI