Gli argomenti al centro del suo intervento gli equilibri politici su scala nazionale ed internazionale, le criticità da risolvere e l'importanza di un agire programmatico della politica sul territorio.
Far rete sul piano internazionale e non soltanto nazionale per affrontare quelle problematiche diventate vere e proprie emergenze in Sicilia. Tra gli strumenti sul tavolo dell’Unione Europea a sostegno dei Paesi membri colpiti da catastrofi naturali e crisi inattese c’è per esempio il Fondo di solidarietà. La Commissione europea ha presentato una proposta di incremento delle risorse, un passo accolto positivamente da Ruggero Razza, eurodeputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Budget del Parlamento europeo, ma tante sono in questo momento le azioni al vaglio su scala europea per supportare i governi nazionali e regionali.
L’importanza di un organismo internazionale e i collegamenti con i governi nazionali
Il QdS, per un’informazione completa circa le attività del Parlamento Europeo con focus centrato sulla Sicilia, ha contattato proprio l’esponente di FdI, oggi eurodeputato ma con un passato anche da assessore regionale alla salute, negli anni del Covid-19. Gli argomenti al centro del suo intervento gli equilibri politici su scala nazionale ed internazionale, le criticità da risolvere e l’importanza di un agire programmatico della politica sul territorio.
“L’Europa è sempre più luogo di decisioni che incidono sulla vita economica di tutte le sue comunità – ha dichiarato ai nostri microfoni – e questa legislatura è percepita come l’occasione per determinare scelte chiare su questione molto serie come il green deal e la politica agricola comune, che stanno letteralmente facendo esplodere conflitti sociali, o altre come l’immigrazione che è diventata una priorità in tutto l’Occidente. Su tutto aleggiano le attese decisioni a sostegno della competitività e non è più un mistero che esista una chiara maggioranza di centrodestra sia nel Consiglio Ue, sia nel Collegio dei Commissari europei, sia in Parlamento. È il ‘modello Italia’ che cresce assieme alla leadership europea di Giorgia Meloni che, come ha sinceramente riconosciuto in tv anche Lucia Annunziata, è guardata con molto rispetto”.
Il lavoro di Ruggero Razza all’interno del Parlamento Europeo
Per un efficace lavoro a livello europeo dev’essere ben chiaro a chi in quella sede rappresenta il territorio quali sono radicalmente i problemi, e su quelli bisogna concentrarsi, trovando soluzioni, intavolando dialoghi serrati e intercettando fondi determinanti da destinare. Abbiamo interpellato Ruggero Razza, chiedendogli su quali aspetti specifici sta operando da eurodeputato.
“Sono componente della commissione per i bilanci e coordino il gruppo Ecr in commissione sanità – ha spiegato -. Abbiamo lavorato molto sul bilancio 2025, ottenendo l’aumento dei fondi per la sanità, per il programma InvestEu che sostiene le imprese, per il fondo europeo di protezione civile, per i programmi Horizon ed Erasmus Plus. Proseguiremo con la trattativa sul nuovo quadro finanziario pluriennale che dovrà recepire la relazione Draghi, importantissima per sostenere la competitività e la crescita. In quella sede si affronterà la riforma dei fondi di coesione, che dovremo difendere perché in Sicilia sono determinanti e non sostituibili. In sanità abbiamo messo a fuoco tanti temi e sono felice di aver dato un contributo importante nella risoluzione sulla revisione dei dispositivi medici, un vero caos normativo che sta bloccando le cure a centinaia di migliaia di pazienti. In ambito di protezione civile abbiamo assistito ottenuto l’apertura della Commissione europea a nuovi mezzi aerei, non solo canadair, per fronteggiare l’emergenza incendi. Sono tutte posizioni italiane, e segnatamente di FdI, che hanno trovato piena condivisione: sono successi della nostra Nazione ancor prima del gruppo a cui sono iscritto”.
“Risultati positivi in Sicilia grazie al governo Meloni”
A Ruggero Razza, infine, è stato chiesto un giudizio sull’operato del governo regionale, in particolare dopo l’approvazione delle variazioni di bilancio.
“La Sicilia oggi spiega – può vantare molti risultati grazie al governo Meloni che ha sbloccato tutti i contenziosi che i governi Pd-M5S avevano bloccato. Se si può parlare di risorse e di crescita del Pil (come ha indicato Bankitalia individuando anche i settori di crescita) è perché il governo nazionale ha autorizzato il riparto decennale del disavanzo, ha diminuito la compartecipazione al fondo sanitario, ha garantito risorse aggiuntive dall’afflusso del gettito che è legato alla crescita del Pil in tutto il Mezzogiorno. In poche parole centinaia di milioni di euro a disposizione della casse regionali!”.
“Con questa premessa, – conclude – va apprezzato che siano state sostenute politiche espansive, ma ho condiviso di meno la norma che approva l’assegno una tantum di cinquemila euro da erogare secondo Isee. E non perché sia sbagliato essere contro la povertà, ma semplicemente perché il vero modo di combattere la povertà è sostenere le imprese per assumere e creare lavoro stabile, soprattutto nelle zone rurali e del centro Sicilia. Ma dobbiamo sempre augurare i migliori successi a chi oggi ha responsabilità di governo nell’Isola, perché c’è una formula unica e irripetibile, con il governo nazionale che accoglie tutte le richieste della Sicilia e c’è un presidente dell’Ars come Gaetano Galvagno, che è un leader parlamentare che lavora con equilibrio e tutela il programma di governo scelto dai cittadini”.