Dal commento sulla guerra al rapporto con l'Italia: il superospite internazionale di Sanremo 2024 parla in conferenza stampa.
Russell Crowe è l’ospite internazionale della terza serata del Festival di Sanremo 2024 e la sua esibizione è tra i momenti più attesi della kermesse. Nel corso della conferenza stampa dell’8 febbraio, l’attore neozelandese – diventato celebre grazie al film “Il Gladiatore”, tra gli altri – ha ribadito il forte legame con l’Italia e la sua felicità per la partecipazione al Festival.
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Russell Crowe e l’emozione per Sanremo 2024
Russell Crowe torna a Sanremo da musicista con i suoi Gentlemen Barbers, dopo essere stato ospite del festival di Raffaella Carrà nel 2001 (“ricordo la follia di questo Festival”, dice), e parla del tour che farà nel nostro Paese e che partirà il 23 giugno dal Parco Archeologico del Colosseo, un luogo a cui rimarrà sempre legato per l’interpretazione di Massimo Decimo Meridio nel film “Il gladiatore” di Ridley Scott. Sul palco un solo brano “Let Your Light Shine”.
“Faccio musica da molto prima del cinema, il mio primo disco è uscito quando avevo 17 anni”, ha detto Russell Crowe dopo aver confessato che il suo brano italiano preferito è “Sarà perché ti amo”.
Il ritorno in Italia
Il ritorno a Sanremo di Russell Crowe arriva dopo la scoperta di un trisavolo italiano, Luigi Ghezzi, che suoi documenti per l’ingresso in Nuova Zelanda scrisse di provenire da Ascoli Piceno ma, dopo lunghe ricerche, la città di Faenza ha rivendicato i natali dell’uomo.
“Non so perché abbia scritto di venire da Ascoli”, dice l’attore neozelandese che oggi ha incontrato il sindaco di Ascoli che gli ha consegnato la targa della cittadinanza onoraria. “Mi ha anche dato una scatola di olive ascolane che ho consegnato alla cucina dell’hotel per farle friggere: perfette. E mi ha anche detto che l’Hotel nella piazza del Popolo di Ascoli avrà sempre una stanza pronta ad ospitarmi. Insomma, in un solo giorno ho ricevuto tanti bei regali”, aggiunge Russell Crowe.
Il “no alla guerra”
“È importante non scordarsi l’umanità, che ci sono persone che approdano sulle nostre coste che sono madri, padri, bambini. E non riesco a capire come mai, noi che riuscivamo a inventare qualsiasi cosa, non riusciamo a trovare soluzioni alternative alla guerra”. Questo è il commento di Russell Crowe di fronte a un mondo in guerra. Un tema affrontato già parecchie volte sul palco dell’Ariston nelle prime serate del Festival.
Le origini italiane di Russell Crowe
L’attore confessa che la scoperta delle origini italiane ha dato un senso alla grande “attrazione e fascinazione” che ha sempre esercitato il nostro Paese su di lui. “Questo paese ha dato un contributo enorme al mondo, pensate a come mangiamo, al contributo che gli emigranti italiani hanno dato nel mondo”. “Ho sempre cercato di tornare a questo legame, cominciato con il Gladiatore. Alla fine questo qualcosa che sembrava strano e incomprensibile è venuto fuori e, a prescindere se Ascoli o Fidenza, c’è un legame di sangue”, ha detto.
L’attore conferma anche di cercare casa in Italia: “Ho un’idea molto romantica di questa ricerca: la mia esplorazione è solo iniziata. L’anno scorso ho passato molto tempo in Puglia, ho affittato una vespa, ci sono luoghi fantastici, ho alloggiato a Borgo Egnazia, un posto bellissimo. Quest’anno sarò in tour e vedrò molti altri posti d’Italia. Non vedo l’ora”.
