Si parla ancora del caso Ryanair e sulle politiche del Governo italiano contro il caro voli: è stata presentata un’interrogazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il primo firmatario è Maurizio Lupi, leader di “Noi moderati”, che invita le autorità nazionali a non cedere ai presunti “ricatti” della compagnia irlandese.
“Mi chiedo come sia possibile che una società privata di volo, Ryanair, primo vettore in Italia che nel 2022 ha totalizzato 45,7 milioni di passeggeri, pari a un terzo del totale, e ha ricevuto in proporzione una parte consistente dei 300 milioni di sussidi, possa utilizzare frasi e comportamenti provocatori e ai limiti del ricatto”.
Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, è primo firmatario di un’interrogazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy in cui ricorda che il Governo ha risposto al caro voli – fenomeno ricorrente e particolarmente evidente soprattutto nei periodi di alta stagione, come estate e vacanze natalizie – con un provvedimento centrato sull’algoritmo utilizzato dalle compagnie aeree per calcolare il prezzo per ogni singolo utente.
“L’Ad di RyanAir, Michael O’Leary, ha definito la misura illegittima ai sensi delle regole europee – prosegue Lupi – E ha aggiunto che il decreto del Governo italiano non solo non ridurrà i prezzi dei biglietti, ma avrà l’effetto opposto e ha anche deciso di diminuire il numero di voli da e verso le isole italiane, in un atteggiamento che sarebbe giusto definire ricattatorio o di rivalsa contro regole che mirano solo a far ottenere ai passeggeri italiani un giusto prezzo, libero da oscure manovre degli algoritmi illegali”.
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