Tra poco più di 15 giorni scadranno i commissari delle Asp siciliane: una riflessione sul criterio dell'idoneità per la nomina dei successori
Sembrerebbe una domanda retorica, ma non tanto, almeno in Sicilia. Tra diciassette giorni scadono i commissari delle aziende sanitarie, già prorogati per una serie di imperscrutabili approfondimenti sulle idoneità, maggiori o minori, degli aspiranti alle nomine di vertice. Il termine idoneità non indica un vincitore di concorso con un punteggio. Ma appunto la competenza a svolgere un incarico. Si è idonei se si sa farlo, quell’incarico, perché c’è una comprovata esperienza curriculare. Ma In Sicilia, non sappiamo in Italia, ci sono gli idonei ed i maggiormente idonei. Raccontata ad un bresciano, o a un toscano alla Benigni, la cosa farebbe ridere a crepapelle. Ma voi la mattina sull’autobus chiedereste all’autista se è idoneo o maggiormente idoneo a guidare il bus? Perché se vi dicesse che è idoneo, ma non troppo, vi verrebbe il dubbio di dover scendere dal mezzo. Come tutte le cose siciliane questa vicenda sa di Pirandello, una “stranizza” direbbero Ficarra&Picone. E come tutte le stranezze, le cose poco chiare, contorte ad arte, poi si finisce in tribunale. Se uno ritenuto idoneo ma figlio di un Dio minore scoprisse che un maggiormente idoneo, ma con meno titoli dimostrabili di lui viene nominato, che si fa? Facile si ricorre in tribunale, quantomeno per un risarcimento. La vicenda sa di pazzia amministrativa, ma su questo sta implodendo la maggioranza al governo dell’isola. Qualcuno potrebbe arrivare perfino a pensare, ovviamente dei malpensanti, che i maggiormente idonei lo sono per vicinanza a qualcuno che, come in un afflato mistico, gli infonde per trascendenza una maggior idoneità. Ma se si facesse una graduatoria tra i 70 parlamentari su chi è idoneo o maggiormente idoneo come finirebbe secondo voi? Li è facile. La graduatoria verrebbe buttata. Perché poi i voti per le finanziarie chi li mette? I deputati peones meno idonei a rigor di graduatoria?
Continuando con questo criterio anche i cittadini dovrebbero essere giudicati per maggiore o minore idoneità, e così parametrato il loro voto. Qualche voto varrebbe di più e altri di meno. E così la spirale dell’idoneità sarebbe senza fine. Ma alla fine, chi giudica gli idonei è idoneo a dare giudizi? Tra poco cambierà il proverbio. Non se c’è la Salute, ma se c’è la maggior idoneità, c’è tutto.
E la girandola di questa giostrina, chiamata Sicilia, non si ferma mai davanti alla fermata del buonsenso. Come se la Salute non fosse un bene comune.
Così è se vi pare.