Salvini a Gela: "Italia deve copiare modello Macron, ora 30 miliardi" - QdS

Salvini a Gela: “Sul caro energia va copiato il modello Macron, servono 30 miliardi” – VIDEO

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Salvini a Gela: “Sul caro energia va copiato il modello Macron, servono 30 miliardi” – VIDEO

Liliana Blanco  |
martedì 30 Agosto 2022

Il leader della Lega in visita a Gela ha parlato ai cronisti delle problematiche legate ai rincari energetici: "Servono decisioni immediate"

Matteo Salvini arriva a Gela per dare il giusto supporto alla campagna elettorale ormai entrata nel vivo. Ad aspettarlo c’erano i candidati del Nisseno, i consiglieri comunali della Lega Alabiso e Spata il gruppo politico gelese e pochi simpatizzanti. Del resto si trattava di un incontro privato.

Il leader leghista è arrivato al Bosco Littorio con un’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia e ha subito affrontato il tema più urgente: quello del caro energia.

Salvini: “Copiare il modello Macron”

Dobbiamo copiare il modello Macron adottato in Francia, che ha stanziato di milioni di euro per salvare l’economia. Servono in Italia 30 miliardi di euro nell’immediatezza, anche in deficit, altrimenti l’Italia rischia una strage di posti di lavoro”, ha sottolineato Salvini incontrando i giornalisti locali e nazionali.

“La Francia sta investendo decine di miliardi di euro da distribuire a chi produce e distribuisce energia per avere un tetto massimo all’aumento delle bollette. Bisogna intervenire adesso“.

“Ottobre è lontano – dice – spero che Letta accolga questo impegno, va bene aspettare l’intervento dell’Europa, ma bisogna agire subito”.

“Politica prenda decisioni immediate su caro energia”

Salvini ha auspicato un’azione politica decisa e immediata per contrastare il caro energia coinvolgendo gli altri leader politici e facendo sua la proposta di Carlo Calenda.

Il Governo Macron ha fissato un tetto del 4% ai rincari delle bollette, questo ha causato perdite consistenti al monopolista Edf che sta per essere nazionalizzato ma ha comunque avviato una causa contro lo Stato.

“In un modo o nell’altro a pagare sarà sempre Parigi. La politica deve prendere decisioni immediate di fronte al caro energia, diventato insostenibile sia per le famiglie che per le imprese, una bomba che in autunno rischia di esplodere con tutta la sua forza. Bisogna agire subito”.

Alla domanda su cosa si aspetta dall’elettorato siciliano ha detto: “Mi aspetto una risposta eccezionale dagli amici siciliani per la composizione del gruppo Lega all’Ars. Abbiamo un gruppo forte e già guardiamo al futuro. Conto di tornare a Gela per la quarta volta per parlare di ripartenze”.

“Porto di Gela? Problemi similari in vari centri in Sicilia”

Qualche giornalista ha sottolineato che nelle tre visite precedenti si è parlato del porto di Gela che, però resta ancora insabbiato ed inutilizzabile.

“Quella del porto non è un progetto fermo solo a Gela – ha commentato Salvini – ci sono problemi similari in vari centri siciliani, dobbiamo superare anche quello”.

Qualche cenno al processo che si celebrerà da qui a qualche settimana: “Si tratta di un fastidio – ha detto – che si traduce in un incredibile esborso di denaro pubblico pari a milioni di euro. Speriamo che Toninelli si ricordi qualcosa in dibattimento perché l’ultima volta non si ricordava quasi nulla”.

Finito questo momento c’è stata un po’ di titubanza nell’addentrarsi verso il cuore del Bosco Littorio dove è esposta la Nave arcaica: alla fine ha prevalso la voglia di cultura e la visita è stata fatta.

Salvini si è intrattenuto piacevolmente a visitare il Museo e ha ascoltato con interesse le spiegazioni del personale competente. Poi di corsa verso il mercato settimanale per parlare con la gente, non prima di avere gustato un dolce tipico della tradizione gelese ed una bevanda fresca. Ma nel piazzale controllato dalle forze dell’ordine dell’area di servizio c’era un gruppetto di manifestanti con uno striscione “La Sicilia non si lega”.

Immagine di repertorio

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