Salvini a Messina, il punto sul Ponte e gli investimenti in Sicilia

VIDEO | Dalle infrastrutture al ponte, Salvini a Messina: “Un mondo diverso tra Sicilia e Calabria”

VIDEO | Dalle infrastrutture al ponte, Salvini a Messina: “Un mondo diverso tra Sicilia e Calabria”

Hermes Carbone  |
venerdì 31 Maggio 2024

Il leader della Lega promette di agire "dopo 50 anni di chiacchiere e di promesse non mantenute con i siciliani, calabresi e italiani".

Una delle tappe più importanti per la corsa alle prossime elezioni europee ma soprattutto una tappa fondamentale per certificare la credibilità del progetto del ponte sullo Stretto e del piano di investimenti portato avanti in Sicilia: questi i principali obiettivi della visita a Messina da parte del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

“L’obiettivo è dopo 50 anni di chiacchiere e di promesse non mantenute con i siciliani, calabresi e italiani, aprire i cantieri del ponte sullo Stretto entro l’anno“. Queste le parole del ministro rilasciate ai giornalisti prima di salire a bordo della nave Dattilo della Marina Militare italiana.

Salvini a Messina, il punto sul Ponte

E a proposito delle criticità evidenziate dalla Commissione VIA – VAS in merito al progetto, Salvini ha rassicurato tutti: “Ci stanno lavorando centinaia di ingegneri, non solo italiani, ma di tutto il mondo, danesi, giapponesi, spagnoli e americani”.

Un incontro istituzionale ma dal sapore elettorale – come la partecipatissima cena della Lega andata in scena già ieri sera alla presenza di Salvini al Capo Peloro Resort – che si è svolto in una città blindata per la presenza del vicepremier.

Misure di sicurezza straordinarie quelle volute dalla Questura di Messina, con le strade del centro per la maggior parte interdette alla circolazione dalle prime ore del mattino e fino a chiusura del suo intervento. Pochissimi i posti riservati per prendere parte all’incontro con gli stakeholders del territorio, anche alla presenza dei presidenti di Sincindustria e Confcommercio, delle associazioni di categoria interessate e degli ordini professionali che proprio di recente hanno richiesto approfondimenti più dettagliati per quanto concerne il progetto definitivo del ponte sullo Stretto.

Misure di sicurezza straordinarie e garantite con buona pace del consigliere comunale del Pd, Alessandro Russo, che ha chiesto a gran voce conto “di una scelta incomprensibile anche per via del blocco del tram per mezza città”, pensieri espressi con l’invio di una nota a Prefettura e Comune, la presentazione di un esposto proprio del Partito Democratico e una protesta pacifica al di qua delle barricate in compagnia dei manifestanti no ponte.

“Sarà un mondo diverso”

Sempre a proposito del collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto di Messina, Salvini ritiene “che tra Sicilia e Calabria sarà un mondo diverso, ricordo che non c’è solo il ponte, ma fermate per la metropolitana, nuovi parchi, scuole, aree verdi, impianti sportivi”.

A bordo della nave Dattilo, attraccata per l’occasione al molo Marconi, il ministro è poi intervenuto alla presentazione itinerante – modo nel modello renziano – dei progetti infrastrutturali portati avanti dal governo Meloni. Tra questi, quello di certo più ambizioso e al tempo stesso più oneroso (oltre 14 miliardi di euro, ndr): il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Ma anche l’ammodernamento ferroviario condotto da RFI, insieme a tutti i progetti presenti nell’Isola e per un valore complessivo di 41 miliardi di euro.

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Salvini a Messina: “Mai così tanti investimenti sulla Sicilia”

“Una mole di investimenti simile per la Sicilia tra ferrovie, 23 miliardi, e strade, 18 miliardi, non si verificava dal Dopoguerra”, ha aggiunto Salvini a bordo e davanti a una folta rappresentanza di politici provenienti da tutto il Paese. Seduti in prima fila, accanto a Durigon, anche il sindaco di Palermo Lagalla e il senatore messinese Nino Germanà.

“Il ponte rappresenta solo una piccola parte di tutto quello che stiamo mettendo a terra, in parte con lavori già finanziati e già aperti e in parte in corso di progettazione e parzialmente coperti”, ha spiegato il vicepremier andando nel dettaglio dei singoli cantieri e degli investimenti voluti dal suo ministero in tutta l’Isola.

Arrivo in Sicilia che per il numero uno leghista è stato preceduto da una coda polemica interna alla maggioranza. In particolare, meno di 24 ore fa, il botta e risposta a distanza proprio tra il ministro Salvini in visita in Calabria e il governatore della Regione Occhiuto (Forza Italia), che dopo aver ringraziato il numero uno della Lega per il progetto del ponte sullo Stretto, si è anche opposto al diktat riguardante l’applicazione della direttiva Bolkenstein: la Calabria non cederà le proprie spiagge come quota parte a regioni del Nord Italia.

Come era lecito attendersi, non sono mancate le proteste neppure a Messina. A esporsi ancora una volta il Comitato No Ponte Capo Peloro, che ha criticato la scelta della Lega di organizzare una cena elettorale proprio a Torre Faro, a qualche centinaio di metri di distanza da dove dovrebbero sorgere gli impalcati siciliani del ponte. Per i nopontisti, si tratta di “un banchetto condotto sulla pelle degli espropriandi“, ha spiegato il portavoce del Comitato Daniele Ialacqua. Davanti alla nave Dattilo, però, erano appena una ventina i manifestanti presenti con fischietti e bandiere al seguito.

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