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Sanità e corruzione a Messina, Stagno D’Alcontres respinge le accuse

Sanità e corruzione a Messina, Stagno D’Alcontres respinge le accuse

Ascoltate anche la dirigente Antonina Fazio e l’ostetrica Cristina Alì, entrambe sospese per 12 mesi dall’esercizio della professione

L’ex primario di chirurgia plastica del Policlinico di Messina, Francesco Stagno D’Alcontres, ha respinto tutte le accuse davanti al giudice per le indagini Salvatore Pugliese nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità messinese.

Ascoltate anche la dirigente Antonina Fazio e l’ostetrica Cristina Alì, entrambe sospese per 12 mesi dall’esercizio della professione.

L’operazione dei carabinieri e della guardia di finanza su delega della Procura

Venerdì scorso, 5 dicembre, i carabinieri e guardia di finanza, su delega della Procura di Messina, hanno posto agli arresti domiciliari l’ex primario del Policlinico Universitario di Messina. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale peloritano, che ha disposto inoltre il divieto di esercitare la professione sanitaria per due sue collaboratrici.

Le indagini hanno portato alla luce numerose condotte corruttive e di truffa aggravata ai danni dello Stato, accertate fra il maggio 2024 ed il gennaio 2025, ritenute ascrivibili all’allora dirigente dell’Unità di chirurgia plastica del Policlinico G. Martino di Messina.

I reati contestati, concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, truffa aggravata ai danni dello Stato, vedono come indagati, in concorso tra di loro, i tre indagati insieme con i rappresentanti di svariate aziende farmaceutiche, gravitanti nel mondo della “Chirurgia Plastica”, aventi, a loro volta, rapporti di appalto per la fornitura di prodotti medicali con il Policlinico Universitario.

Agli arresti domiciliari ex primario del Policlinico

Il primario, in particolare, abusando del ruolo di pubblico ufficiale ricoperto, in grado di incidere sul rinnovo degli appalti per la fornitura di prodotti medicali e sullo stanziamento delle relative somme di denaro, da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, avrebbe fatto in modo di ottenere significativi contributi economici dalle stesse aziende farmaceutiche in rapporto di appalto con il Policlinico Universitario di Messina, sotto forma di sponsorizzazioni, iscrizioni e cene sociali, in occasione della organizzazione del congresso promosso dalla associazione, del quale era il responsabile scientifico.

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