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Sanità, in Sicilia aprono due hub per la cura dell’endometriosi

Sanità, in Sicilia aprono due hub per la cura dell’endometriosi
Ospedale Garibaldi Catania

I due centri sono stati individuati negli ospedali Garibaldi di Catania e Civico di Palermo. Coinvolta anche la scuola con in progetto “Ripart-Endo da me”

Una rete regionale per la cura dell’endometriosi, un progetto di sensibilizzazione rivolto alle ragazze delle scuole e l’istituzione dell’Osservatorio e del registro collegato alla patologia per monitorarne l’andamento.

I due centri hub, strutture di riferimento

Diventa realtà la legge siciliana 28/2019 e a Catania gli assessori alla Salute Ruggero Razza e all’Istruzione Roberto Lagalla hanno presentato l’organizzazione che seguirà le pazienti che necessitano di cure e assistenza. In particolare, la Rete prevede da subito due centri hub individuati negli ospedali Garibaldi di Catania e Civico di Palermo, a cui saranno poi collegati ambulatori ed altri centri di tutto il territorio siciliano.

“La Rete dell’endometriosi prende forma – ha spiegato l’assessore Razza – perché mettiamo già tante donne nelle condizioni di avere delle strutture di riferimento. Ci sono, infatti, professionalità, competenze e know-how che vengono espresse dalle nostre due aziende di rilievo nazionale e una rete che va, via via, definendosi su tutto il territorio. L’auspicio è che tutto questo diventi un sistema di lavoro multidisciplinare posto al servizio delle donne siciliane”.

Il coinvolgimento della scuola

Un ruolo fondamentale è svolto dal mondo della scuola coinvolto col progetto “Ripart-Endo da me”, un cortometraggio rivolto alle ragazze delle superiori. “Oltre alla rete sanitaria, nella legge – ha osservato l’assessore Lagalla – c’è un’azione di educazione alla salute fondamentale che oltre a informare e comunicare, contribuisce a valorizzare l’esercizio di un dovere di cittadinanza responsabile e maturo. Le scuole sono pienamente coinvolte in questa misura”.

Alla presentazione sono intervenuti i deputati Nicola D’Agostino e Luisa Lantieri, entrambi firmatari della legge 28/2019, e i coordinatori dei Centri regionali Giuseppe Ettore (Garibaldi) e Antonio Maiorana (Civico).