Nel corso della mattina la firma da parte del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani del decreto di nomina, nel primo pomeriggio il giuramento all’Assemblea regionale siciliana: da oggi Daniela Faraoni è il nuovo assessore regionale per la salute pubblica.
Vari gli interventi in Sala d’Ercole, e non soltanto per le rituali congratulazioni da parte dei capogruppo delle opposizioni. Anche i gruppi di maggioranza sono infatti intervenuti, a vario titolo, augurando buon lavoro a Daniela Faraoni.
Il giuramento dell’assessore alla salute Daniela Faraoni
Il bilancio degli interventi è però sommariamente di riconosciuta stima per le doti manageriali del nuovo assessore ma con riserva. Una riserva ineludibile, soprattutto dagli scranni dell’opposizione che sul fronte del servizio sanitario regionale nelle ultime settimane ha alzato il livello dello scontro con il governo Schifani fino all’epilogo con le dimissioni di Giovanna Volo.
La condizione del Ssr è in evidente crisi e perfino il presidente della Regione ha visitato “a sorpresa” il Villa Sofia riconoscendo limiti ed inefficienze. A Daniela Faraoni è stato affidato l’onore, ma soprattutto l’onere, di trovare soluzione ai livelli essenziali di assistenza disattesi, per carenza di personale medico ed infermieristico e liste d’attesa interminabili che spingono l’utenza verso il servizio sanitario privato ed i meno abbienti verso la rinuncia alle cure mediche.
“Mi impegno a rilanciare la sanità pubblica”
“Il punto di partenza è l’impegno per programmare un’azione che possa essere di rilancio della sanità pubblica e naturalmente trovare la soluzione più idonea per un’integrazione di sanità pubblica e privata nel rispetto di quelli che sono i principi costituzionali, ma soprattutto nel rispetto dei principi che ci inducono a rispettare i bisogni della collettività. Di tutta la collettività, quindi anche prendere in considerazione la parte di essa che magari in questo momento gravita in difficoltà economica. La nostra visione deve essere universale come universale è sempre stato il sistema sanitario nazionale”. Così Daniela Faraoni, dopo il giuramento all’Ars, sull’inizio del suo mandato assessoriale ed i cardini del lavoro che si avvia a svolgere.
Settimane difficili
Daniela Faraoni subentra a Giovanna Volo dopo poche settimane dalla firma dell’accordo di programma tra Ministero e Regione per quattro nuovi ospedali finanziati con 750 milioni di euro. Il guanto della sfida raccolto da Daniela Faraoni è quindi ancora più arduo, considerata la carenza di medici ed infermieri che già oggi rende difficile la gestione del servizio sanitario regionale. “Intanto il primo problema è seguire con estrema attenzione le fasi di ristrutturazione e di definizione dei nuovi ospedali, che saranno sicuramente un elemento di grande sicurezza per tutta la nostra comunità”, spiega al QdS il nuovo assessore regionale.
“Ovviamente – aggiunge Daniela Faraoni – offrire dei servizi nuovi impone un grande momento di responsabilità perché comunque anche in quella realtà dovremo trovare le risorse umane che siano adeguate allo svolgimento di queste funzioni di più alta complessità. Noi siamo consapevoli che dentro la nostra rete ci sono tanti professionisti assolutamente validi; abbiamo l’onere in questo momento di rivedere e riorganizzare le risorse che abbiamo con quelle che dobbiamo introdurre, e probabilmente riusciremo in quest’ottica anche a catalizzare l’interesse di una parte dei neolaureati che magari ripongono i loro interessi in strutture di altre regioni se non in strutture di altre nazioni. Dovremo avere una capacità di organizzazione tale da proporre una possibilità di impiego delle professionalità adeguate alle loro aspettative”.
