Sanremo 2022, nomi dei siciliani e unica categoria in gara, le anticipazioni - QdS

Sanremo 2022, nomi dei siciliani e unica categoria in gara, le anticipazioni

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Sanremo 2022, nomi dei siciliani e unica categoria in gara, le anticipazioni

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lunedì 31 Gennaio 2022

A portare un po' di Sicilia a Sanremo 2022, Giusy Ferreri e La Rappresentante di Lista. Tutte le novità della 72esima edizione.

Pronti, partenza, via! E si alzi il sipario sulla 72esima edizione di quella kermesse nazional-popolare che per una settimana riesce a stravolgere i palinsesti di tutte le reti televisive, il Festival di Sanremo. Anche quest’anno targato Amadeus e che non più tardi dell’estate scorsa aveva dichiarato: “Chi l’avrebbe mai detto che mi sarebbero stati affidati tre festival di seguito”. 

Il triplete di Amadeus

Un bel triplete, non c’è che dire. Ma non poteva essere altrimenti, dopo lo “sdoganamento” del rock sul podio più alto del Festival lo scorso anno con la vittoria dei Maneskin cui è seguito il bis, a distanza di qualche mese, con un’altra tripletta (dopo Gigliola Cinquetti nel 1964 e Toto Cutugno nel 1990), la conquista per i colori azzurri da parte di Damiano & co. dell’Eurovision Song Contest.

Un successo internazionale che, come ha dichiarato Amadeus durante la conferenza stampa di presentazione della settimana festivaliera, “non accadeva dai tempi di Domenico Modugno”. 

Un Festival la cui “normalità” si colloca a metà strada tra quelli cui eravamo abituati fino al 2020 (di Covid si parlava già, ma nessuno immaginava, i primi di febbraio, la piega che avrebbe preso) e l’edizione dell’anno scorso, con un Teatro Ariston desolatamente vuoto e proprio per questo, forse, più difficile da condurre ma che due mattatori come Amadeus e l’amico di sempre, il nostro conterraneo Fiorello, sono riusciti rendere consueto.

Il ruolo di Fiorello

“Soprattutto Fiorello – incalza Amadeus -: in fondo io devo presentare canzoni e, in fondo, posso anche farlo di fronte a una sala vuota. Ma Fiore l’anno scorso ha fatto qualcosa di incredibile perché riuscire ad inventarsi qualcosa per far ridere, senza avere l’interlocuzione con un pubblico vero, è davvero difficile. Forse è stato dato un po’ per scontato, conoscendo il suo talento, ma l’anno scorso Fiore è stato eroico”.

E quest’anno? “Fino alla settimana scorsa ero convinto che non sarebbe venuto, ancorché sia da agosto che lo stresso – ha proseguito Amadeus – tanto che avevo fatto preparare una sua sagoma. Per cui quando ieri l’ho visto arrivare è stata una bellissima sorpresa. ‘Come potevi pensare che lasciassi il mio amico da solo?’, mi ha affettuosamente apostrofato. Fiorello, che conosco da 35 anni, è una persona generosa. Cosa farà? L’unica cosa che so che ci sarà sicuramente la prima serata, poi quello che farà non lo so neanche io. Ma tutto sommato quest’aura di imprevedibilità non mi dispiace”. 

Un festival “meno siciliano”

Un Festival di Sanremo 2022 che, dal punto di vista degli artisti in gara, sembra essere un po’ meno “siciliano” (l’anno scorso strepitosa l’affermazione di Colapesce e Dimartino che, nonostante il podio l’abbiano appena sfiorato – sono giunti quarti in classifica generale – dopo due sole settimane la loro Musica leggerissima era già disco d’oro) – gli unici cantanti che hanno origini che riconducono alla Sicilia sono Giusy Ferreri e La Rappresentante di Lista – ma che, nelle parole del Direttore di Rai 1, Stefano Coletta, “più degli altri anni è per tutti, con testi che esprimono i nostri bisogni primari: la voglia di innamorarci, di leggerezza, di danzare, di liberarci, di incontrarci. Cinque serate di evasione, pur nella consapevolezza del momento”.

L’unica categoria: “Artisti”

Il tutto con una formula apparentemente azzardata, il far confluire tutti i cantanti in un’unica categoria (denominata “Artisti”), eliminando la tradizionale differenza fra “Campioni” e “Nuove Proposte”. Un perfetto “connubio tra memoria e futuro”, ha proseguito Coletta.

Subito incalzato da Amadeus: “Un fantastico rapporto tra giovanissimi e vecchie glorie: ognuno di loro è felice di calcare lo stesso palco dell’altro”. E se pensiamo che la grinta e la voglia di mettersi in gioco di un’Orietta Berti con giovani del calibro di Fedez e Achille Lauro ha prodotto un tormentone estivo c’è da giurare che questo Amadeus ter sarà un Festival di successo. 

Valerio Barghini

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