Sanremo 2023 è alle porte. Inizierà il 7 febbraio, infatti, la famosissima kermesse che vedrà in gara 28 cantanti, 22 big e 6 artisti provenienti da Sanremo giovani. Il festival è giunto alla 78esima edizione e sarà un mix tra vintage e moderno, con cantanti in gara di tutte le generazioni.
Ma la gara di questo 2023 presenta anche alcune curiosità che riguardano i titoli delle canzoni. Da qualche anno a questa parte stanno prolificando i titoli corti.
Sembrano tramontati i tempi di titoli tipo “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, di “Chi non lavora non fa l’amore” di Adriano Celentano e Claudia Mori o di “Un grande amore e niente più” di Peppino Di Capri. Adesso si privilegia lo short. Il motivo è semplice: si ricorda più facilmente e si trasforma facilmente in un hashtag per i social; basta aggiungere un cancelletto. Ben 14 canzoni su 28 hanno come titolo una sola parola: Due, Splash, Lasciami, Duemilaminuti, Supereroi, Cenere, Tango, Furore, Vivo, Alba, Mostro, Egoista, Polvere e Stupido. Cinque titoli, invece, sono composti da due parole: Terzo cuore, Lettera 22, Due vite, L’Addio, Cause perse.
I titoli più lunghi sono quelli delle canzoni di Giorgia, Grignani e Anna Oxa con, rispettivamente, Parole dette male, Quando ti manca il fiato e Sali canto nell’anima. Guardacaso tre cantanti non più giovanissimi.
Un’altra curiosità che salta all’occhio è la presenza di tanti numeri nei titoli. Due è la canzone della cantante-attrice Elodie, Duemilamilaminuti, tutto unito, è il titolo di Mara Sattei, Lettera 22, con riferimento alla famosa macchina da scrivere è la proposta dei mai domi Cugini di Campagna, mentre Marco Mengoni canterà Due vite. Un riferimento numerale anche per Leo Gassman che ha chiamato la sua canzone Terzo cuore.