Le sanzioni con la decadenza del bonus prima casa

Le sanzioni con la decadenza del bonus prima casa: ecco cosa si rischia

Stefano Scibilia

Le sanzioni con la decadenza del bonus prima casa: ecco cosa si rischia

Redazione  |
martedì 10 Settembre 2024

Tutto quello che c'è da sapere sull'incentivo

Nel caso in cui si dovesse verificare la decadenza del bonus prima casa in molti si chiedono a quali sanzioni si può andare incontro. La normativa richiede il rispetto di determinati requisiti. Per le agevolazioni prima casa che il Fisco riconosce ai contribuenti sono previsti paletti molto rigidi: nell’atto di acquisto si deve, infatti, sottoscrivere una dichiarazione che deve risultare veritiera. Se il Fisco si accorge che la dichiarazione non corrispondeva (o non corrisponde più) a verità, entro 3 anni dall’atto di acquisto può recuperare le somme indebitamente fruite maggiorate da una sanzione pari al 30% dell’importo.

Bonus prima casa, di cosa si tratta

Il bonus prima casa è una agevolazione fiscale che prevede delle condizioni vantaggiose a livello fiscale per chi acquista la prima casa. Per prima casa non si intende quella acquistata in ordine cronologico come immobile (primo immobile acquistato in assoluto), ma quella che l’acquirente e il suo nucleo familiare destinano come casa in cui abitare, in cui avere la residenza.

I benefici, come abbiamo accennato, sono sconti fiscali che si applicano, nel caso in cui si acquisti la casa di una ditta, su:

  • Iva ridotta al 4%;
  • imposta di registro pari a 200 euro;
  • imposta catastale pari a 200 euro;
  • imposta ipotecaria pari a 200 euro.

Se l’immobile si acquista da un privato, invece, le agevolazioni sono:

  • imposta di registro al 2% (invece che al 9%);
  • imposta ipotecaria pari a 50 euro;
  • imposta catastale pari a 50 euro.

Bonus prima casa, come ottenerlo

Per vedersi riconoscere le agevolazioni prima casa è necessario, come abbiamo già accennato, rispettare precise condizioni:

  • chi acquista non deve essere proprietario di altri immobili a uso abitativo in Italia (il divieto si estende anche al coniuge) per i quali all’acquisto ha fruito delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Se si possiede un immobile acquistato con le agevolazioni in questione si vede vendere entro un anno dal nuovo acquisto;
  • chi acquista non deve possedere nessun altro immobile a uso abitativo nello stesso Comune in cui si trova la casa che si sta comprando;
  • il proprietario deve stabilire la sua residenza entro 18 mesi dall’acquisto, nel Comune in cui si trova l’immobile. In alternativa va bene anche se nel Comune in questione si trova la sede in cui il proprietario svolge la sua attività lavorativa;
  • l’immobile non deve rientrare nelle categorie di lusso (A/1, A/8 e A/9).

Per chi rispetta questi requisiti è possibile, sottoscrivendo apposita dichiarazione nell’atto di acquisto, fruire delle agevolazioni prima casa, pagando imposte ridotte.

Bonus prima casa, quando decade

  • quando chi acquista sottoscrivere una dichiarazione non veritiera nell’atto di acquisto (se, ad esempio, si è già proprietari di una abitazione acquistata con le agevolazioni o si sta acquistando un immobile in categoria di lusso);
  • se chi acquista non trasferisce la propria residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile entro 18 mesi;
  • se chi acquista non vende entro 1 anno l’abitazione posseduta nello stesso Comune in cui è ubicato l’immobile;
  • se si vende l’immobile acquistato con le agevolazioni prima che siano passati 5 anni dal rogito (la vendita prima è consentita senza la perdita delle agevolazioni solo nel caso che, entro 12 mesi, di acquisti una nuova abitazione principale per cui fruire delle stesse).

Bonus prima casa, le sanzioni

Per chi decade dal beneficio di prima casa ci sono delle conseguenze economiche che è bene non sottovalutare: alla perdita delle agevolazioni, infatti, si dovranno corrispondere allo Stato le imposte di acquisto piene, ovvero:

  • imposta di registro al 9%;
  • imposta ipotecaria al 2%;
  • imposta catastale all’1%.

Alla differenza delle imposte dovute, poi, si dovrà aggiungere anche la sanzione del 30%.

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