Interi scaffali vuoti. È corsa ai viveri per la paura che la guerra in Ucraina possa avere sviluppi anche in Italia e che le proteste degli autotrasportatori possano far scarseggiare gli alimenti.
Primi scaffali vuoti nei supermercati della grande distribuzione, sembra di essere tornati ai primi mesi del 2020. Questa volta non per la paura del Covid, ma per il timore che la guerra in Ucraina possa avere sviluppi anche in Italia e che le proteste degli autotrasportatori – dovute al caro benzina – possano svuotare gli esercizi commerciali del settore alimentare.
È scattata la corsa ai viveri e all’accaparramento di ingenti scorte.
I prodotti più comprati
“Dal fine settimana c’è stato un vero e proprio assalto agli scaffali – spiega Lucia, addetta alle casse dell’Ipercoop di via Livorno a Torino, dove oggi alcuni reparti sono rimasti vuoti -. Pasta, farina e sale sono i prodotti più comprati”.
I banchi sono stati praticamente svuotati, anche se non c’è una vero e propria carenza nelle scorte. “La gente per una psicosi immotivata riempie il carrello molto più di prima e per noi diventa difficile stare dietro al rifornimento degli scaffali – spiegano gli addetti del supermercato -. Ecco perché molti di questi sono visibilmente vuoti, ma i magazzini sono pieni e le scorte non mancano”.