Le scelte green orientano sette consumatori su dieci - QdS

Le scelte green orientano sette consumatori su dieci

Le scelte green orientano sette consumatori su dieci

giovedì 03 Febbraio 2022

Emerge da una ricerca europea condotta dalle organizzazioni di settore di 14 Paesi, per l’Italia ha partecipato Altroconsumo

MILANO – Italiani attenti alle tematiche ambientali, pronti ad impegnarsi soprattutto sulle tematiche green legate all’alimentazione, meno su quelle inerenti la mobilità.

Infatti per ben sette italiani su 10 è “molto importante” adottare comportamenti in difesa dell’ambiente e in particolare: il 71% cerca di ridurre o evitare lo spreco di cibo e il 58% orienta la scelta di prodotti in base alla stagionalità e alla provenienza (prediligendo il chilometro zero).

È quanto emerge da una ricerca europea svolta dalle organizzazioni di consumatori di 14 paesi; per l’Italia ha preso parte Altroconsumo.

L’indagine ha fotografato il livello di sostenibilità dei comportamenti dei cittadini andando ad analizzare 5 ambiti: alimentazione, viaggi e mobilità, acqua ed energia domestica, gestione dei rifiuti, acquisto di prodotti e servizi. Nella classifica stilata a fronte dell’analisi dei comportamenti nelle diverse nazioni emerge che l’Italia registra una propensione alla sostenibilità nella media posizionandosi sesta subito dopo a Germania e Spagna, con un punteggio di 53/100 per stile di vita green; ed eccellendo – come detto – nel campo dell’alimentazione e degli acquisti ma rilevando una grande carenza di attenzione sul tema della mobilità.

Per quanto riguarda lo shopping, oltre la metà degli intervistati italiani dichiara di limitare gli acquisti a ciò che è necessario, prediligendo prodotti di qualità e riparabili, il cui ciclo di vita è quindi più lungo. Il 38% evita i monouso. I risultati in ambito mobilità mostrano, tuttavia, una controtendenza. Rispetto agli altri paesi, su questo punto l’Italia si posiziona al di sotto della media, denotando una propensione verso abitudini poco sostenibili. L’89% degli intervistati possiede un’auto di famiglia ma solo il 53% la utilizza esclusivamente quando necessario. Una bassa percentuale di cittadini (38%) predilige bici, mezzi pubblici o una camminata per gli spostamenti quotidiani.

Risultati nella media ma in generale positivi per quanto riguarda la gestione dei rifiuti – l’80% dei consumatori dichiara di fare correttamente la raccolta differenziata – e di acqua ed energia – ben il 64% dichiara di adottare comportamenti improntati al risparmio energetico in casa.

Tra le cause che limitano le persone nell’adozione di comportamenti completamente sostenibili c’è sicuramente il fattore “prezzo”.

I prodotti che rispettano l’ambiente comportano spesso costi più alti legati alla qualità delle materie prime o alla presenza di tecnologie innovative e per la maggior parte degli ambiti analizzati i costi sono percepiti come l’ostacolo principale, citato da circa il 40% dei rispondenti. Tuttavia, come dimostrato anche da Altroconsumo in una precedente inchiesta, quasi 1 italiano su 2 è disposto a pagare di più per prodotti che hanno realmente un minore impatto ambientale.
Inoltre i test comparativi dimostrano che in molti casi il prodotto e il comportamento più sostenibile sono indissolubilmente legati a importanti risparmi per il consumatore.

“Gli italiani sono pronti a fare scelte più attente all’impatto ambientale, e in molti casi già lo fanno: ma ancora molti sono gli ostacoli percepiti e le aree in cui possiamo e dobbiamo migliorare – commenta Federico Cavallo di Altroconsumo -. Non è solo una responsabilità dei singoli: molti cittadini, ad esempio, lamentano la difficoltà nel distinguere i prodotti e i servizi davvero green da quelli che non lo sono, ma dicono di esserlo. Come Altroconsumo, con questa analisi internazionale condivisa con altre 13 organizzazioni , vogliamo dare un importante contributo all’analisi e alla comprensione della situazione; allo stesso tempo desideriamo mettere uno strumento ulteriore al servizio delle persone: un modo per capire dove e come impegnarci tutti per far sì che l’insieme dei nostri comportamenti abbia un impatto nel migliorare le nostre vite e l’ambiente, contribuendo ad orientare in una direzione virtuosa anche le scelte di istituzioni e mercato”.

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