Roma, 13 dic. (askanews) – Sofia Goggia torna per l’ottava volta sul podio di St.Moritz: il terzo posto nella discesa odierna permette alla bergamasca di toccare quota 63 presenze tra le top3 nel massimo circuito e ventiquattro ore dopo il quarto posto di venerdì le sensazioni sono diverse.
“Sono contenta per come ho sciato e per l’atteggiamento, avevo più confidenza nelle gambe. Peccato per la lunga curva verso destra nel finale, sono entrata veloce ma non sono riuscita ad invertire bene. Mi sono ritrovata bassissima: sono comunque soddisfatta della prestazione e del podio. Mi fa piacere essere così migliorata: è stata una prova solida”.
L’obiettivo ora è crescere giorno dopo giorno. “La gara di ieri mi è servita anche per ritrovare fiducia dopo diverse settimane in cui non mi allenavo in discesa. Negli ultimi due mesi in pratica ho potuto fare solo gigante, viste che le condizioni in Nord America non consentivano di fare training in discesa. E’ una specialità che richiede molto ed oggi giro che ho fatto qui e che farò nelle prossime giornate mi consentirà di costruire la mia sciata al top anche in questa disciplina Qui a St. Moritz ho avuto la possibilità di fare una bella prova mercoledì, giovedì ho preferito non spingere viste le condizioni. Tra ieri e oggi si sono già visti miglioramenti: serviva rodaggio”.
Lindsey Vonn oggi è più vicina. “E’ sempre bello vedere in gara Lindsey Vonn: una campionessa del genere aiuta tutti noi ad alzare l’asticella, è uno stimolo in più. L’anno scorso ad ottobre si vociferava del rientro di Lindsey, l’ho chiamata e le ho detto che sarebbe stato un sogno tornare sul podio insieme. Mi ha detto di tenercelo come obiettivo ed oggi ci siamo arrivate. E’ bello essere sul podio insieme, ma entrambe vogliamo vincere”.
Cresce anche Laura Pirovano, sesta nella seconda discesa dopo l’ottavo posto di venerdì: “Un po’ meglio rispetto a ieri, sono riuscita ad attaccare di più. Peccato per un errore nella parte bassa che mi è costato un po’; ora aspettiamo questo primo SuperG: l’obiettivo è interpretare al meglio la tracciatura”.

