Le organizzazioni sindacali si fanno portavoce del malumore dei lavoratori del mare
È stata Sciacca la città costiera dove le forze sociali della Sicilia si sono date appuntamento stamattina per aderire alla giornata di mobilitazione nazionale di tutte le marinerie italiane contro l’ultimo piano d’azione dell’Unione Europea, quello che prevede, entro il 2030, una forte limitazione della pesca a strascico.
Il grido disperato dei lavoratori
Cooperative, imprese di pesca e organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Agci, Legacoop, Federpesca, Confcooperative e Coldiretti) hanno riunito le loro forze per protestare contro quello che hanno definito come “l’ennesimo provvedimento assunto sopra la testa di migliaia di lavoratori”. Il 20% dell’intera pesca italiana è improntata sulla pesca a strascico, in Sicilia sono 500 i pescherecci impegnati.