Giorni pesanti per lo sciopero iniziato alla mezzanotte di domenica 20 febbraio 2022, che ha l’effetto certo di rallentare le merci e l’ortofrutta isolana. “Le ragioni degli autotrasportatori sono certamente legittime – ha detto Vittorio Gona produttore di Ragusa – ed è inaccettabile che il carburante sia schizzato letteralmente alle stelle negli ultimi mesi. Ancora una volta l’Italia paga un prezzo pesante per l’infelice scelta di aver lasciato la logistica al solo trasporto gommato, escludendo il trasporto intermodale. In alcune parti della Sicilia, regione che paga il prezzo più alto per la sua marginalità territoriale, le tratte ferroviarie sono le stesse dai tempi dei Borboni: una vergogna lunga quanto lo è l’unità d’Italia”.
Miopia, inettitudine e la strafottenza della politica di ieri e di oggi che non riesce a farsi carico di un problema atavico; almeno non al punto di perequare un gap mostruoso con il resto del Belpaese ma soprattutto con l’Europa, dove la competitività si misura proprio sui km che l’ortofrutta e le merci devono percorrere per raggiungere i mercati Mitteleuropei. Una classe politica che però fa a gara per diramare comunicati stampa sulle assunzioni di impiegati pubblici, ignorando le realtà produttive! La voce degli agricoltori. CONTINUA A LEGGERE

