Sciopero trasporti e caro gasolio, la doppia beffa degli ambulanti siciliani

Sciopero trasporti e caro gasolio, la doppia beffa degli ambulanti siciliani

Antonino Lo Re

Sciopero trasporti e caro gasolio, la doppia beffa degli ambulanti siciliani

Antonino Lo Re  |
giovedì 24 Febbraio 2022

Lo sciopero degli autotrasportatori sta penalizzando una categoria già danneggiata fortemente: gli ambulanti A QdS.it le dichiarazioni di Arturo Coglitore presidente di Fiva Confcommercio Catania

Comparto alimentare, ortofrutticolo ma non solo. Lo sciopero degli autotrasportatori in Sicilia sta penalizzando una categoria già danneggiata fortemente dal Covid: i venditori ambulanti. Il caro gasolio rappresenta una spada di Damocle, soprattutto per gli operatori che percorrono diversi chilometri spostandosi da una parte all’altra dell‘Isola. Adesso, ad aggiungersi alle tante altre criticità di questo settore, ci sono i blocchi e i rallentamenti provocati dalle proteste dei camionisti che non permettono ai lavoratori di raggiungere le città dove ogni giorno si svolgono i mercati.

“Situazione allarmante”

A tal proposito ai microfoni di QdS.it è intervenuto Arturo Coglitore, presidente di Fiva Confcommercio Catania (Federazione italiana venditori ambulanti): “La situazione è già allarmante da alcuni giorni – esordisce -, la merce sta iniziando a scarseggiare. Gli ingrossi dove gli ambulanti si riforniscono aspettano i contanier che non sono arrivati, poiché bloccati dallo sciopero dei camionisti”.

Per gli ambulanti siciliani un doppio problema

Gli operatori di commercio su area pubblica, dunque, già in crisi per il prezzo alle stelle dei carburanti, hanno enormi difficoltà per trovare i prodotti da vendere al mercato. “Io capisco perfettamente la protesta – aggiunge Coglitore – degli autotrasportatori. Il gasolio non si può più acquistare. Quanto deve costare uno spostamento di tanti chilometri? Ad esempio: se per comprare 100 euro di nocciolino, si deve spendere 300 di carburante è una cosa folle. Anche per gli stessi ambulanti che partono da diverse zone della Sicilia percorrendo lunghi tragitti, le spese sono diventate insostenibili“.

Oltre il danno la beffa

Merce mai arrivata, caro gasolio e non è finita qui. Per gli ambulanti anche grosse difficoltà nel raggiungere i posti di lavoro: “Vengono bloccati continuamente – continua – a volte riescono a superare i rallentamenti, altri arrivano con grande ritardo nelle città, non riuscendo a sistemare puntualmente i banconi. Purtroppo, sono enormi disagi per questa categoria che ormai da anni è al collasso”.

Gli ambulanti in Italia e in Sicilia

Una categoria che conta 176.000 imprese in Italia con circa 400.000 tra titolari, dipendenti e collaboratori su un totale di 183.000. In Sicilia sono circa 20 mila gli ambulanti. (dati 2020). A causa dell’emergenza Coronavirus, la legge di Bilancio 2022 proroga al 31 marzo 2022 l’esenzione dal pagamento del canone unico patrimoniale per le occupazioni di suolo pubblico da parte di imprese di pubblico esercizio e per l’esercizio del commercio su aree pubbliche.

Secondo Coglitore ci sono le possibilità di un’ulteriore proroga: “Si parla di un’estensione dal pagamento della Tosap fino al 31 dicembre 2022, il governo dovrebbe stanziare le risorse ai comuni. Su questo aspetto sono ottimista”.

Riapertura fiere e sagre

Nei giorni scorsi a Cosenza si è svolto un sit-in di protesta per chiedere lo svolgimento della Fiera di San Giuseppe, dopo che per due anni il settore fieristico e delle sagre è rimasto paralizzato. Presente anche Fiva Confcommercio. Coglitore ha lanciato un appello ai sindaci siciliani: “Il primo cittadino e il prefetto di Cosenza – conclude – hanno accolto la nostra richiesta di riapertura di questa fiera. Dopo questa notizia anche il Comune di Paola ha comunicato che si farà. Spero che questo messaggio arrivi anche alla Sicilia e che i sindaci decidano di riaprire feste e sagre”.

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