Sciopero di 24 ore dei lavoratori Segesta autolinee, sit in a Palermo - QdS

Sciopero di 24 ore dei lavoratori Segesta autolinee, sit in a Palermo

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Sciopero di 24 ore dei lavoratori Segesta autolinee, sit in a Palermo

Redazione  |
lunedì 15 Maggio 2023

La Fit Cisl chiede che "i turni degli autisti non raggiungano, come ormai accade, le 12 ore"

Tornano a scioperare oggi, lunedì 15 maggio, per 24 ore, i lavoratori di Segesta Autolinee e, per 4 ore, quelli di Etna Trasporti e Sicilbus. I lavoratori terranno un sit in, dalle 9.30 alle 13.30, davanti la sede della direzione generale dell’azienda in via Libertà, a Palermo. “Dopo più di un mese dall’ultimo sciopero – afferma il segretario regionale della Fit Cisl Sicilia Davide Traina – nulla è cambiato rispetto all’andamento imposto alle relazioni industriali teso a evitare completamente il dialogo con le parti sociali. I lavoratori di Segesta, Sicilbus ed Etna Trasporti chiedono a gran voce l’applicazione della normativa e delle regole contrattuali attualmente in vigore, sottoscritte dal sindacato con grande senso di responsabilità”.

La Fit Cisl chiede che “i turni degli autisti non raggiungano, come ormai accade, le 12 ore, il rispetto della normativa CE n.561/2006 con la relativa fruizione settimanale di 45 ore di riposo consecutive e l’adeguamento dei pagamenti dei ritardi su percorrenza stabilita”. “Puntando sull’ umanizzazione dei turni – continua Traina – si eviterebbero giornate con orario di lavoro superiore alle 12 ore, evitando di mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori e degli utenti trasportati. Inoltre, non riusciamo a comprendere come mai non venga pagato il ritardo sulla percorrenza di un pullman che non può essere imputato alla negligenza dell’autista, bensì alla scarsa viabilità del territorio siciliano. Bisogna lavorare in un’ottica di massima collaborazione tra le aziende e le parti sociali tale da poter portare a termine tutte quelle procedure che garantiscano un trasporto sicuro e funzionale per i cittadini siciliani. Il vero cambio di passo si realizzerà implementando la partecipazione attiva dei lavoratori e del sindacato, contribuendo ad aumentare gli standard di salute e sicurezza, garantendo sviluppo, occupazione di qualità e sempre migliori condizioni di impiego. Per questo motivo abbiamo sollecitato, con una specifica nota, il Dipartimento delle Infrastrutture ad intervenire sulle motivazioni della vertenza”.

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