Scontri poco prima della partita tra Nissa e Enna: polizia in assetto antisommossa riporta la calma - QdS

Scontri poco prima della partita tra Nissa e Enna: polizia in assetto antisommossa riporta la calma

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Scontri poco prima della partita tra Nissa e Enna: polizia in assetto antisommossa riporta la calma

domenica 13 Novembre 2022

A gestire la difficile situazione, considerato che lo stadio è in pieno centro città, i poliziotti in assetto antisommossa

Scontri tra tifosi fuori dallo stadio Palmintelli di Caltanissetta prima del derby tra Nissa e Enna iniziato poi regolarmente alle 15. Pochi minuti prima del match una cinquantina di tifosi hanno dato vita agli scontri e diverse persone hanno riportato ferite lievi. A gestire la difficile situazione, considerato che lo stadio è in pieno centro città, i poliziotti in assetto antisommossa del reparto mobile di Palermo e Milano. Una cinquantina di poliziotti in tutto che sono riusciti a riportare la calma non senza difficoltà. Dalla centrale operativa del 118 di Caltanissetta è stata inviata un’ambulanza per assistere i feriti ma alla fine nessuno ha avuto bisogno di recarsi in pronto soccorso. L’ambulanza così come disposto dal coordinatore del 118 è stata lasciata davanti lo stadio a supporto delle Forze dell’Ordine. Adesso la scientifica è a lavoro per identificare i protagonisti degli scontri che saranno identificati e raggiunti da Daspo da parte del Questore. Si attende la fine della partita, prevista per le 17, e la polizia sta già lavorando per evitare possibili nuovi scontri. 

Già in settimana il questore Emanuele Ricifari ne aveva emanati nove nei confronti di tifosi che si erano resi protagonisti di scontri fuori dallo stadio in occasione della partita disputata in ottobre dello scorso anno tra le squadre di Gela e Vittoria. In quell’occasione furono lanciate pietre contro l’autobus della squadra ospite che, al termine dell’incontro, fu scortata da un equipaggio del Commissariato di pubblica sicurezza fino a destinazione. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno consentito di estrapolare diverse immagini provenienti dai sistemi di video sorveglianza insistenti nelle vie adiacenti lo stadio per risalire all’esatta identificazione dei responsabili che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Gela. Sette delle persone colpite da DASPO non potranno recarsi allo stadio per i prossimi due anni; due di esse, invece, non pot

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