Stop a ustioni e scottature in estate: ecco cosa fare - QdS

Estate, niente più ustioni e scottature: ecco cosa fare

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Estate, niente più ustioni e scottature: ecco cosa fare

Gioacchino Lepre  |
domenica 29 Maggio 2022

Qds.it raccoglie i consigli della dermatologa palermitana Francesca Di Stefano per combattere il ‘Solleone’ dei mesi che verranno.

Con l’estate ormai alle porte e con un maggio all’insegna delle alte temperature, le spiagge siciliane sono tornate a ripopolarsi di residenti e turisti in cerca sia di frescura che della prima tintarella estiva. Talvolta, però, l’esposizione al sole può provocare gravi problemi alla nostra pelle, specie durante il periodo estivo dove naturalmente siamo maggiormente esposti ai raggi UV. Ustioni e scottature sono un tormento in estate e sapere cosa fare quando si devono curare e i rimedi per limitare i danni da esposizione al sole è sempre un vantaggio.

Qds.it ha affrontato questi temi con la dermatologa e venereologa palermitana Francesca Di Stefano, trattando in particolare: i rischi dettati dall’esposizione solare che le nostre cattive abitudini.

Esposizione al sole, i rischi

“Il sole è indubbiamente un nostro alleato“, ha esordito la dottoressa. “Se pensiamo ad esempio ai benefici legati alla vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa e non solo, che è sintetizzata dal nostro corpo a partire dall’assorbimento dei raggi solari dalla pelle”.

“Non dimentichiamo che ci sono tante malattie che si curano col sole, pensiamo alla psoriasi (una patologia infiammatoria della pelle caratterizzata dalla comparsa sulla cute di lesioni eritematose, ndr.).
Il sole di questo periodo di maggio è un sole ‘basso’ (meno aggressivo, ndr.), che ovviamente nei mesi di piena estate diventerà alto e da evitare o, meglio, da cui proteggersi durante le ore di punta”.

La dottoressa Di Stefano discute anche a proposito dei rischi e delle relative conseguenze legate all’eccessiva esposizione al sole. “Ci sono diversi livelli di rischio e di conseguenze. In termini di foto-invecchiamento anzitutto, che causa appunto un invecchiamento precoce della nostra pelle. Poi ci sono altri effetti dannosi (cronici, ndr.) legati alla fotodermatosi, con la comparsa di macchie solari e soprattutto la foto-carcinogenesi, cioè lo sviluppo di tumori cutanei”, afferma.

“In questi casi, ovviamente, parliamo di conseguenze relative all’eccessiva esposizione cronica al sole durante le cosiddette ore di punta. Inoltre, ricordiamo che durante l’assunzione orale di specifici farmaci o nel corso di una terapia antibiotica è sconsigliata l’esposizione ai raggi solari”.

Niente ustioni o scottature, preparare la pelle al sole: come fare

Possiamo, già adesso, preparare la nostra pelle all’esposizione al sole ‘alto’ che verrà?

“Sì, possiamo giocare d’anticipo, già a partire dal mese di maggio, grazie agli antiossidanti a base di arancia rossa e i comuni carotenoidi. Questi ultimi sono pigmenti vegetali di natura lipidica che si distinguono per il loro colorito vivo – rosso, arancione e giallo – e che hanno la funzione di agenti foto-protettivi che proteggono il nostro organismo dalla luce in eccesso. Prevenire il foto-danno significa intervenire nella fotosintesi della melanina, quel “cappuccio” protettivo al di sopra del nucleo delle nostre cellule”.

C’è qualche antiossidante che si sente di consigliare?

“Tra i vari antiossidanti che consiglio c’è indubbiamente il Rock D3, un integratore alimentare a base di calcio, vitamina D3 (colecalciferolo) e vitamina K2 (menachinone). E comunque mi sento di consigliare quegli antiossidanti dove sia presente il Polypodium, contenuto in moltissimi integratori. Quest’ultimo, infatti, si è dimostrato un’arma potente nel contrastare gli effetti lesivi dei raggi UV, soprattutto nei soggetti maggiormente fotosensibili”.

“Il Polypodium, in breve, avrebbe la capacità di ridurre i danni ossidativi delle specie reattive dell’ossigeno, sia a carico delle strutture cellulari che del collagene e delle altre proteine strutturali del derma. Ridurrebbe, quindi, l’espressione di citochine infiammatorie, controllando altresì l’azione trasformante dei raggi UV. Tutto ciò giustificherebbe il ruolo foto-protettivo attribuito a questa pianta, la Polypodium leucotomos”.

Depilazione e sole: i consigli del dermatologo

Si passa ora a un altro tema delicato quando si parla di estate e rischio ustioni/scottature: quello della depilazione. Questa pratica, se combinata all’esposizione solare, può essere un fattore di rischio aggiuntivo per la nostra pelle?

“L’estate è il periodo d’eccellenza per le follicoliti post depilatorie. Pensiamo a tutti quei prodotti come cere, o spray alcolici e creme profumate: sono tutti fattori incidenti sotto un profilo foto-allergenico.
Da evitare assolutamente, dunque, l’esposizione al sole dopo una ceretta o qualsiasi altra forma depilatoria. Occorrono almeno un paio di giorni di ‘riposo’ per la nostra pelle”.

La dottoressa aggiunge: “Nel caso in cui l’esposizione al sole causi macchie cutanee o pigmentazioni scure che si sedimentano nel tempo, siano esse dettate dalla nostra depilazione o dall’eccessiva esposizione al sole, occorrono rimedi antibiotici, quindi l’utilizzo di creme e trattamenti lenitivi”.

Intende soluzioni cortisoniche?

“Non le amo e non le consiglio particolarmente, ma possono essere una soluzione. Ovviamente dopo averle applicate non bisogna comunque esporsi nuovamente al sole. Quando andiamo in spiaggia è fondamentale che la nostra pelle sia pulita, e che prima di stenderci sul nostro telo per prendere il sole applichiamo la crema solare protettiva”.

“Ci sono tante nuove creme solari water resistant. Io consiglio sempre di riapplicare la crema dopo ogni tuffo in acqua e comunque ogni due ore dall’ultima applicazione”.

Cosa fare dopo una scottatura o un’ustione?

Come agire quando ormai abbiamo “fatto la frittata” e ci ritroviamo con ustioni e scottature dovute alla scorretta o eccessiva esposizione al sole?

“Quando parliamo di ustione, quindi delle conseguenze all’esposizione solare, dobbiamo valutare innanzitutto il livello di rossore o, nei casi peggiori, la comparsa di bolle cutanee. Ogni forma d’intervento dipende dal caso su cui occorre intervenire”.

“Naturalmente nei contesti meno gravi e più gestibili, le creme post-scottatura possono essere un supporto, ascoltando anche il parere del farmacista. Nei casi più gravi, invece, io consiglio sempre di rivolgersi al medico di famiglia o a un dermatologo. Questo serve per valutare approfonditamente l’entità e l’intensità dell’eritema“.

“Se ci troviamo in vacanza e siamo lontani dai nostri contatti medici quotidiani, allora sarebbe meglio rivolgersi a una guardia medica o recarsi, nei casi più gravi, a un Pronto Soccorso”.

Gioacchino Lepre

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