Scuola, finalmente in soffitta il divieto di bocciare - QdS

Scuola, finalmente in soffitta il divieto di bocciare

Lucia Russo

Scuola, finalmente in soffitta il divieto di bocciare

mercoledì 15 Giugno 2022

La pandemia ha provocato quel grave disastro di dare la promozione a tutti

L’anno scolastico è giunto al termine ed è stata una vera festa per i ragazzi l’ultimo giorno di scuola, soprattutto perché sono ritornati ad attendere tutti insieme il suono della campanella per augurarsi “buone vacanze” o darsi appuntamento al mare o al campetto a giocare lontano dai banchi. Anche se la mascherina è lì a ricordarci che il virus continua a circolare e che tante sono le perdite di persone care che abbiamo sofferto, sono i giovani che più di tutti ci spingono a guardare al futuro e noi insegnanti in questi giorni siamo riuniti per valutare nel corso degli scrutini finali come è andato quest’anno, finalmente senza essere costretti a promuovere in ogni caso.

La pandemia ha provocato quel grave disastro di dare la promozione a tutti

Sì, perché la pandemia, ha provocato quel grave disastro di dare la promozione a tutti, soprattutto a giugno 2020, con conseguenze disastrose già viste quest’anno, in cui molti alunni hanno abbandonato la scuola perché non in grado di sostenere i ritmi della frequenza regolare o spesso hanno avuto difficoltà a fare ingresso a scuola alla prima ora.

Hanno fatto male quei genitori che si sono affannati a farsi rilasciare dei certificati medici per giustificare le assenze prolungate. Spetta a noi adulti ricordare che per ottenere risultati nella vita occorre fare sacrifici e che il sapere si conquista anche grazie all’applicazione costante, al confronto con gli altri e con le prove scritte e orali.

Ogni docente è chiamato a valutare il profitto tenendo conto non solo degli esiti di interrogazioni e compiti, ma anche del livello di partecipazione alla vita scolastica fatta di attività in collaborazione con i compagni, supportate spesso dalla tecnologia che grazie al Covid è sempre più diffusa nelle scuole.
Ricordiamo ai nostri figli che le regole vanno rispettate e che c’è un tempo per tutto, cioè per l’impegno prima e per la gratificazione poi.

Twitter: @LRussoQdS

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