Scuola, in Sicilia rientro il 7 o l'8 gennaio ma dubbi dai sindacati - QdS

Scuola, in Sicilia rientro il 7 o l’8 gennaio ma dubbi dai sindacati

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Scuola, in Sicilia rientro il 7 o l’8 gennaio ma dubbi dai sindacati

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lunedì 04 Gennaio 2021

Il rientro dovrebbe avvenire secondo le date stabilite nel calendario regionale a inizio anno, con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%

In Sicilia la scuola si prepara per la riapertura, ma dai sindacati arrivano grossi dubbi sull’opportunità di farlo.

Il rientro dovrebbe avvenire il 7 o l’8 gennaio (le date stabilite nel calendario regionale a inizio anno), con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%.

Lo dice l’assessore all’Istruzione della Regione siciliana, Roberto Lagalla, che conferma la decisione presa dalla giunta Musumeci il 31 dicembre.

I DUBBI DEI SINDACATI

“Esprimiamo forti perplessità sulle condizioni di sicurezza delle 831 istituzioni scolastiche siciliane in vista dell’imminente riapertura”. Lo scrivono in una nota congiunta le organizzazioni sindacali siciliane di Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola

“Chiediamo un immediato confronto con le istituzioni – aggiungono – col presidente Musumeci, con gli assessori all’istruzione, ai trasporti e alla sanità e con il direttore generale dell’Usr Sicilia, per approfondire le reali condizioni delle scuole, alla luce di un’emergenza sanitaria che è ancora altissima, considerato il numero elevato di decessi e di contagiati delle ultime giornate”.

 “In Sicilia gli studenti sono più di 700.000, di cui più di 240.386 delle scuole secondarie di II grado – continuano i sindacati – mentre 831 sono invece le istituzioni scolastiche articolate in 4.102 sedi. 

Il sistema dei trasporti, le cui criticità son ben note a tutti, è in grado di garantire quei parametri minimi di sicurezza che riguarderanno decine di migliaia di studenti? Siamo sicuri che l’articolazione dell’avvio e della fine delle attività in diversi turni, utilizzando tra l’altro gli stessi mezzi, sia la soluzione ottimale?”.

“Abbiamo il timore che si possa riproporre la stessa situazione dell’ottobre scorso – proseguono – quando l’avvio del nuovo anno scolastico, dopo la lunga pausa estiva, ha contribuito a generare la seconda ondata ancora oggi in corso”.

“Attendere qualche ulteriore giorno prima di riaprire le scuole, attivare una cabina di regia regionale, oltre a dei tavoli di coordinamento provinciale con la presenza delle parti sociali – concludono – ci sembra una scelta coraggiosa e coscienziosa”.

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