Scuola di Lampedusa bocciata, il progetto stoppato dall’Anac - QdS

Scuola di Lampedusa bocciata, il progetto stoppato dall’Anac

redazione

Scuola di Lampedusa bocciata, il progetto stoppato dall’Anac

martedì 22 Febbraio 2022

Come rilevato i documenti in questione risultano “lacunosi e incompleti”. L’iter sarebbe stato portato avanti forzando le norme previste dal Codice degli appalti

LAMPEDUSA (AG) – Il progetto per la ristrutturazione del complesso scolastico è stato ritenuto “lacunoso e incompleto” e sarebbe stato portato avanti forzando le norme del Codice degli appalti con una “lettura strumentale” allo scopo di ridurre i tempi di progettazione e scongiurare la perdita dei finanziamenti. Questo è ciò che emerge da una verifica effettuata da Anac e conclusa con delibera dell 19 gennaio 2022.

L’indagine dell’Autorità è nata dalla segnalazione di alcuni consiglieri comunali di Lampedusa e Linosa, che hanno denunciato presunte irregolarità nella gestione dell’intervento di ammodernamento dell’edilizia scolastica per il quale il Comune aveva ricevuto un finanziamento di 5,5 milioni di euro con delibera del Cipe e di 627.616 euro dal ministero delle Infrastrutture. L’istituto scolastico, come evidenziato nel documento Anac, è vecchio e in condizioni di degrado, con una parte dei locali inagibile e l’altra utilizzata per le attività didattiche pur in assenza di condizioni adeguate e spazi sufficienti. L’intervento è necessario, dunque, e anche da fare in tempi stretti per non perdere i finanziamenti del Cipe. Per velocizzare il tutto, i tecnici hanno però realizzato direttamente un progetto esecutivo saltando i livelli di progettazione precedenti (progetto di fattibilità economica e definitivo).

Il progetto è stato sottoposto alla verifica di un soggetto esterno, una società di Milano, ed è stato bocciato: notevoli le criticità, come evidenziato dal rapporto della società, riconducibili a una “non esaustiva o corretta osservanza” delle leggi sull’edilizia scolastica e del Codice appalti. Le carte sono state così rispedite al mittente con la richiesta di chiarimenti. Per superare la situazione di stallo e scongiurare la perdita del finanziamento, il rup (responsabile unico del procedimento), stando alla ricostruzione dell’Anac, avrebbe “deciso di aggirare il problema declassando il progetto da esecutivo a definitivo senza sanare le criticità e di procedere all’aggiudicazione dell’appalto mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara”. A fronte di quaranta inviti spediti sono arrivate 15 offerte attualmente al vaglio del Comune.

Nella delibera Anac sono stati rilevati due punti: “Il primo, la scelta dell’Amministrazione comunale di redigere direttamente il progetto esecutivo viola il Codice appalti che consente di saltare i primi due livelli di progettazione solo per appalti inferiori sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico. L’intervento in questione invece riguarda tre plessi scolastici collocati su un’area di 10.700 mq per un importo complessivo di 6.127.616 euro; inoltre, dopo la bocciatura del progetto da parte della società esterna, il rup ‘di fatto’ si è sostituito alla società esterna nell’attività di verifica, procedura consentita solo per gli appalti fino a un milione di euro, dando il via libera e ponendo a base di gara un progetto definitivo ‘lacunoso e incompleto’”.

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