Scuola nuova a Castelbuono, risorse sprecate o ben spese? Monta la polemica - QdS

Scuola nuova a Castelbuono, risorse sprecate o ben spese? Monta la polemica

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Scuola nuova a Castelbuono, risorse sprecate o ben spese? Monta la polemica

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mercoledì 10 Novembre 2021

Oltre tre milioni di euro per realizzare un nuovo edificio scolastico. Una parte di società civile contesta le scelte dell’amministrazione comunale

Oltre tre milioni di euro per realizzare un nuovo edificio scolastico a Castelbuono, che dovrebbe ospitare 240 alunni. Una parte di società civile, da sempre critica dell’operato del sindaco, contesta le scelte dell’amministrazione comunale e denuncia un percorso che disattende anche le linee guida sugli edifici scolastici, approvate in Italia nel 2013 e poi recepite a livello europeo

Tuttavia, la buona amministrazione si è consumata, la Regione Siciliana, per bocca del presidente, ha annunciato “altro importante obiettivo raggiunto dal governo Musumeci”, tuttavia il comitato di Castelbuono ,“Una squadra per la scuola”, non ci sta e iniziano a volare i libri.

La vicenda esplode il 4 novembre 2019 allorquando il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero e la Giunta annunciavano di avere aggiunto una nuova pagina al libro di storia, ovvero, “del  ricevimento un finanziamento di € 3.400.000 per la ristrutturazione della Scuola Media di Castelbuono e ha immediatamente dato l’incarico a costo zero all’ufficio speciale (regionale, ndr) per la progettazione”.

L’amministrazione comunale spiega che “da un’analisi costi-benefici, riguardante l’adeguamento sismico dell’Istituto Comprensivo Francesco Minà Palumbo, l’ufficio preposto ha dedotto che sia più adeguato costruire un edificio nuovo, piuttosto che riadattarne uno vecchio, in quanto è possibile dotare la nuova struttura (più sicura) anche di una palestra al chiuso”.

Il 16 aprile di quest’anno il presidente Musumeci conferma. Castelbuono avrà una nuova scuola dotata “dei più moderni sistemi antisismici e di efficientamento energetico”.

Pare che, le buone pratiche e intenzioni, a Castelbuono, si siano compiute in piena pandemia e che i protagonisti, Istituzione scolastica e genitori, non sarebbero stati coinvolti dall’amministrazione comunale, nonostante “lo sviluppo di strumenti di video conferenza”, fa notare il Comitato.
A sei mesi esatti dalla buona notizia diramata da Palazzo d’Orleans “Una squadra per la scuola” ha convocato un’assemblea cittadina “dove ancor più forti sono emerse le criticità relativamente ad uno spreco di risorse pubbliche per l’adeguamento sismico della Scuola Media F. Minà Palumbo”, si legge nella nota stampa.

Uno “spreco”, secondo il comitato castelbuonese, che varrebbe circa tre milioni di euro e di cui, con una missiva datata 6 novembre, sono stati puntigliosamente informati il presidente Musumeci, il ministro dell’Istruzione Bianchi e l’assessore regionale all’istruzione, La Galla.

Sulla lettera inviata ai rappresentanti delle Istituzioni abbiamo chiesto una replica al primo cittadino di Castelbuono.

Nel documento “il gruppo spontaneo di cittadini di Castelbuono” lamenta la tardiva comunicazione da parte del Comune in merito all’accesso agli atti, finalizzato ad un’analisi dettagliata del progetto esecutivo.
“Solamente il 20 settembre scorso – si legge nella lettera – ci è stata accordata la possibilità di estrarre copia della documentazione”, a seguito di una richiesta avanzata diversi mesi prima.
Ottenute le carte sono state affidate  “per un’attenta disanima del progetto a titolati professionisti locali”.

Secondo i sottoscrittori sarebbero emerse delle incongruenze.
L’elenco è lungo e puntiglioso, parte dall’inidoneità del sito, “insufficiente superficie sulla quale dovrebbe sorgere il manufatto”, dalla mancanza di parcheggi e da un’inadeguata viabilità per raggiungere l’edificio scolastico, rispetto al numero di utenti.

Le aule sarebbero insufficienti, sempre secondo il comitato, ne occorrerebbero 14 invece nel progetto ne sarebbero state riscontrate 12, inoltre, incalzano nella lettera, “non sono previste aule per i laboratori: musicale, artistico, scientifico”.

Non sarebbe prevista nemmeno una palestra al chiuso.
I professionisti, terzi, incaricati di rilasciare un parere tecnico, avrebbero evidenziato anche l’inadeguatezza della sala mensa. Troppo piccola, dalla relazione tecnica allegata al progetto, afferma il comitato, si legge che “sono previsti due turni”.

Il comitato denuncia, altresì, che solo per lo sbancamento e per la realizzazione del muro di sostegno “è prevista una spesa di circa ottocento mila euro” e non solo, il “Palumbo” sarebbe una delle poche scuole del territorio ad avere ottenuto l’agibilità della struttura, “negli ultimi anni sono stati spesi circa 2 milioni di euro” per ottenerla.

Risulta al QdS che la struttura sarebbe dotata di un impianto di riscaldamento a “geotermia” e che gli infissi sarebbero stati sostituiti da poco tempo con profili adeguati alle rigide temperature. Andrebbe tutto smaltito in discarica. 

Il comitato ritiene che, dopo avere speso delle ingenti cifre per ottenere il certificato di agibilità, risulterebbe “impensabile” non percorrere la strada “dell’adeguamento sismico dell’attuale corpo di fabbrica”,  utilizzando le risorse stanziate e finalizzate a tale scopo.

I tecnici non fanno sconti nemmeno dal punto di vista paesaggistico, la struttura “rappresenta soltanto un poliedro posato in modo informe nel contesto della urbanizzata periferia lato Isnello”. E non finisce qui, direbbe Corrado. “La nuova scuola – l’affondo del comitato, a cui partecipano diversi docenti – non tiene conto delle nuove metodologie didattiche, che superano l’impostazione frontale della lezione tradizionale e del concetto di scuola come spazio adattabile e modulabile per un dialogo educativo centrato sull’alunno e sul suo apprendimento, e non rispetta le Linee Guida sugli edifici scolastici, approvate in Italia nel 2013 e poi recepite a livello europeo”.

Il giudizio in pagella è senz’appello: “si sta perpetrando un ingiustificato spreco di risorse pubbliche” e il “Collegio dei docenti” convoca il “genitore”.
Signor presidente, scrivono, venga in “visita nel nostro Comune per una puntuale verifica di quanto esposto e per l’assunzione di eventuali, auspicati provvedimenti”.

Vincenzo Lapunzina

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