Adriano Rizza della Flc Cgil Sicilia, definisce quello di ieri un “Primo giorno per pochi" e chiede al Ministero pronte risposte. Corsa contro il tempo per adeguare i locali dei quattromila plessi scolastici. Il ministro Boccia: “Ottima partenza su trasporti e ingressi”
PALERMO – Con la riapertura delle scuole, l’Italia ieri ha fatto un altro passo importante verso un ritorno all’agognata normalità, dopo la lunga sospensione a causa del lockdown causato dall’epidemia Covid 19. Il ritorno a scuola degli alunni, con le dovute precauzioni, in quasi tutte le Regioni, ha contribuito a riportare ai ritmi normali l’attività delle famiglie. Sulla ripresa è intervenuto alla seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, che si è detto soddisfatto della ripresa: “Sono arrivate dalle diverse Regioni notizie molto buone sulla tenuta del trasporto pubblico locale e sul trasporto scolastico di questa mattina – ha detto Boccia – con la riapertura delle scuole c’è stato il primo vero test perché si sono messe in movimento milioni di persone, proprio come nel periodo pre Covid-19. Mancano ancora alcune Regioni ma la parte più rilevante del Paese si è mossa e dobbiamo essere tutti soddisfatti del risultato. L’Italia si è rimessa in moto convivendo con il Covid anche con trasporti e scuola. Ora manteniamo alto il controllo e il monitoraggio. Ringrazio ancora una volta tutte le Regioni e gli enti locali, i ministeri competenti e tutti i lavoratori che hanno fatto un lavoro nuovo, difficile e complicato”.
Rientro a scuola anche in Sicilia e ieri il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha spiegato che negli ultimi sei mesi, in Sicilia, sono stati finanziati interventi per edilizia leggera, l’acquisto dei banchi monoposto e la locazione di spazi aggiuntivi da parte degli enti locali. Entro il 18 settembre è previsto il completamento delle operazioni di conferimento di supplenza nelle province siciliane attraverso l’utilizzo delle nuove graduatorie provinciali. In questi giorni gli Ambiti territoriali hanno comunicato l’assegnazione delle risorse di organico aggiuntivo. Si tratta di un investimento complessivo per il personale della scuola di 154 milioni di euro, che in termini di organico corrispondono a oltre 6.500 docenti in più.
In Sicilia sono 831 le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Gli alunni nell’anno appena iniziato sono 702.579, il 2,08% in meno rispetto allo scorso anno.
Critico il sindacato Cgil del settore che rileva ancora tante criticità da risolvere. “La maggior parte delle 831 scuole presenti in Sicilia sono a corto di personale tra docenti e Ata – ha detto il segretario della Flc Cigl Sicilia Adriano Rizza – è corsa contro il tempo per adeguare i locali dei 4.000 plessi scolastici alle esigenze di sicurezza imposte dal covid, mentre sono solo poche centinaia i banchi monoposto arrivati”. Rizza lamenta che i concorsi per i docenti sono in ritardo, mentre il nuovo sistema di reclutamento dei precari, le cosiddette GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), registra migliaia di errori che ne hanno paralizzato l’utilizzo. “Rispetto ai banchi monoposto – aggiunge Rizza – che arriveranno forse a fine di ottobre, dei 400.000 richiesti in Sicilia ne sono arrivati solo un centinaio. In molte scuole i lavori di edilizia leggera sono ancora in corso e il tanto auspicato sdoppiamento delle classi non è stato raggiunto in molte scuole che registrano la presenza di classi con circa 30 alunni”. A questo si aggiunge la carenza delle navette scuola e mancano le risorse per garantire una eventuale misurazione della temperatura degli studenti al loro ingresso nel plesso scolastico, operazione che porterebbe via molto tempo.