Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha firmato un nuovo provvedimento con il quale abroga l’articolo 2 dell’Ordinanza del 7 gennaio scorso che consentiva il ricorso alla Dad, a seguito del parere vincolante dell’Asp, nei comuni classificati in zona arancione. Pertanto, il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, venuti meno i presupposti amministrativi, ha revocato la sua ordinanza del 15 gennaio per quanto riguarda la parte inerente la sospensione delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado sino al 26 gennaio. Rimangono invece in vigore tutte le misure di sicurezza al fine di contenere la diffusione del virus, ossia ingressi contingentati con green pass rafforzato e mascherina FFP2 nei luoghi di interesse storico-culturale e biblioteche; divieto di stazionamento nel raggio di 100 metri antistanti pubblici esercizi che somministrano bevande e cibo per asporto, compresi distributori automatici; sospensione linee urbane Atm la domenica e nei festivi; ingressi contingentati e con mascherina FFP2 presso i mercati.
“Adottata nuova ordinanza”
“Pur rimanendo in zona arancione, Trapani e con essa tutti i comuni siciliani si vedono costretti a riaprire le scuole alla luce della nuova Ordinanza Regionale con la quale il Presidente Musumeci ha, di fatto, revocato quanto sancito sino ad ora – dichiara il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida – riportando tutti gli studenti nelle scuole sin da domani. Nessuno screening sulla popolazione scolastica è stato effettuato dall’Asp, non abbiamo notizie in merito all’avvenuto rientro dei numerosi docenti e personale ATA a casa a causa della positività al Covid ma la Regione Siciliana, ultima in Italia per numero di vaccinazioni, ha stabilito che da domani si torna in classe. Ho comunque sentito il direttore del Dipartimento di Prevenzione Asp che, quanto meno, conferma il lieve calo nella curva dei contagi.
Ho pertanto adottato una nuova Ordinanza con la quale confermiamo in blocco tutte le misure di sicurezza generali già previste nel precedente provvedimento e riapriamo in presenza, non senza timori, tutte le scuole. Non a caso, però, ho condizionato detta parziale revoca al costante monitoraggio dell’Asp affinché ci informi tempestivamente circa i pericoli del contagio e la necessità di un eventuale inasprimento delle misure di prevenzione, anche in ambito scolastico”.