Lo stop alle supplenze brevi e i cambiamenti della regolamentazione per la sostituzione dei docenti assenti fino a 10 giorni è una delle novità del mondo della scuola più discusse della Legge di Bilancio 2026. Le linee guida approvate dal Consiglio dei Ministri, infatti, prevede sostanziali aggiornamenti in materia di istruzione a partire dalla gestione del personale precario e dell’organico ATA.
Le novità sono state annunciate proprio a ridosso del concorso PNRR 3, che dovrebbe consentire il reclutamento di oltre 55mila docenti in tutta Italia.
Stop alle supplenze brevi fino a 10 giorni, cosa cambia dal 2026 a scuola
Negli articoli 105 e 106 della bozza della nuova Manovra si affronta il tema scuola. La prima novità – che modifica il comma 85 dell’art. 1 della legge 107 del 2015 – prevede che il dirigente scolastico debba “effettuare, salvo motivate esigenze di natura didattica, le sostituzioni dei docenti su posto comune delle scuole secondarie di primo e secondo grado assenti fino a dieci giorni con personale dell’organico dell’autonomia”. Per quanto riguarda le sostituzioni dei docenti di ruolo su posto comune e di sostegno nella scuola primaria, assenti fino a dieci giorni, il dirigente scolastico non ha l’obbligo di nominare il supplente dall’organico dell’autonomia.
In più, il Ministero dell’Istruzione e del Merito attiverà un monitoraggio quadrimestrale delle assenze del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario, con l’obiettivo di risparmiare il denaro delle supplenze. “Gli eventuali risparmi di spesa – si legge nella bozza della Legge di Bilancio 2026 – possono essere destinati all’incremento del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, in misura non inferiore al 10% del Fondo stesso, con il disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato, tenuto conto dell’andamento della spesa per le supplenze brevi e saltuarie”.
L’organico dell’autonomia, cosa cambia
Oltre allo stop alle supplenze brevi fino a 10 giorni, la Legge di Bilancio 2026 prevede cambiamenti anche per la determinazione dell’organico su base regionale. Non sarà più determinata ogni tre anni, ma annualmente. Nell’ambito del decreto annuale, però, “può essere altresì definita una previsione pluriennale dell’organico dell’autonomia per i due anni scolastici successivi a quello di riferimento”.
Le novità per il personale ATA
A decorrere dall’anno scolastico 2026/2027, la consistenza complessiva delle dotazioni organiche del personale ATA è determinata annualmente e non più ogni tre anni.
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