Il boss risponde e le indagini continuano: nuovo colloquio di Messina Denaro con le autorità.
Ha risposto alle domande del gip in un secondo interrogatorio Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano arrestato lo scorso 16 gennaio a Palermo.
Ecco i pochi dettagli emersi. Un primo interrogatorio si era svolto pochi giorni fa, nel pomeriggio del 13 febbraio, a L’Aquila. Anche in quel caso, l’ex superlatitante aveva risposto alle domande dei pm ma non erano emersi particolari dettagli e le autorità avevano scelto di mantenere il massimo riserbo sul dialogo tra il boss e le autorità giudiziarie.
Secondo interrogatorio per Matteo Messina Denaro
Il secondo interrogatorio del boss di Castelvetrano, ex capo di Cosa nostra, si è svolto lo scorso giovedì 16 febbraio alla presenza del presidente della sezione gip di Palermo, Alfredo Montalto. Pare che, in questo secondo “appuntamento”, Messina Denaro sia stato accusato di una tentata estorsione verificatasi a Castelvetrano nel 2013.
Il boss, presente in collegamento video dalla sala delle udienze del carcere a L’Aquila dove è detenuto e in compagnia del suo avvocato Lorenza Guttadauro, avrebbe risposto alle domande ma senza alcuna ammissione di colpevolezza.
Nel frattempo, continuano le indagini anche sui presunti “fiancheggiatori” di Messina Denaro e di tutte le persone accusate di averne favorito la latitanza. Nel corso degli accertamenti, le autorità avrebbero scoperto che sarebbe stato un chirurgo di Castelvetrano a diagnosticare per primo il tumore dell’ex superlatitante. Al momento, però, non è chiaro se il medico in questione fosse a conoscenza della reale identità del boss (che, ricordiamo, utilizzava il falso nome di Andrea Bonafede).