ROMA – Nella suggestiva cornice della sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, presso il Senato della Repubblica, si è svolto l’evento “Abusi sui minori: costruiamo la rete”, promosso dalla vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, in collaborazione con il Cnr Irib di Catania, la Società italiana di Pediatria (Sip) e la fondazione Terre des Hommes. Un’iniziativa che ha riunito rappresentanti istituzionali, giuridici, medico-sanitari, accademici, ecclesiastici, delle forze dell’ordine, del mondo dello sport e del terzo settore, tutti uniti da un obiettivo comune: la protezione dell’infanzia.
Per agire servono sinergie tra scuola, istituzioni, sanità, giustizia e famiglie
L’evento, patrocinato dal Senato della Repubblica e sostenuto dalla Rai, è stato preceduto da una conferenza stampa nella sala Caduti di Nassirya a Palazzo Madama. Nel suo intervento di apertura, il professore Enrico Parano, pediatra e responsabile del Cnr Irib di Catania e tra i principali organizzatori dell’evento, ha sottolineato come “ogni forma di violenza su un bambino calpesta all’istante tutti i suoi diritti fondamentali”. Ha quindi invocato una sinergia tra istituzioni, scuola, sanità, giustizia e famiglie, ricordando quanto spesso siano proprio gli occhi dei bambini a comunicare ciò che non riescono a esprimere: “Se loro non possono difendersi, dobbiamo farlo noi, altrimenti perdiamo tutti”.
Con la moderazione della giornalista Paola Severini Melograni e dello stesso Parano, la tavola rotonda ha adottato un format dinamico, basato su domande mirate ai relatori al fine di realizzare interventi concreti, efficaci e immediati, finalizzati a promuovere percorsi di formazione, di prevenzione, sensibilizzazione e contrasto degli abusi sui minori, della dispersione scolastica e dei rischi connessi all’ambiente digitale.
Durante l’incontro è stato presentato un nuovo spot della campagna “Invisibileagliocchi”, promossa da Cnr Irib, Sip e Terre des Hommes e di cui il Quotidiano di Sicilia è media partner. Lo spot, rivolto agli insegnanti, intende rafforzare il loro ruolo come primi osservatori di situazioni di disagio e maltrattamento. La campagna, già attiva a livello internazionale, mira a rendere la scuola un presidio sempre più attento e protettivo.
“Ogni volta – ha dichiarato Ronzulli – che un bambino subisce violenza, è l’intera società a essere ferita. Per questo le istituzioni devono investire in formazione, prevenzione e sensibilizzazione. Ogni bambino salvato oggi sarà l’adulto sereno di domani e il mio impegno è sostenere ogni iniziativa volta a proteggere i minori, garantire il supporto legislativo, promuovere nuove leggi e stanziare risorse pubbliche per contrastare la violenza sui minori”.
Il vice presidente della Camera, Giorgio Mulè, ha evidenziato l’importanza dell’educazione al rispetto sin dall’infanzia, a partire dalle famiglie: “Fondamentale è iniziare con la cultura del rispetto che deve necessariamente partire dalla famiglia e dai genitori, per crescere figli sani e preparati e non portatori di disvalori nei confronti della società come talvolta capita al giorno d’oggi”. A portare i saluti della presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, è stata la Gabriella Esposito, che ha ricordato il ruolo dei ricercatori nella “terza missione” del Cnr: trasferire conoscenze per incidere positivamente sulla società. Marina Marchetto Aliprandi, membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, ha confermato il proprio l’impegno di sensibilizzare il Governo per introdurre moduli sulla tutela dell’infanzia nei corsi universitari di Medicina, Infermieristica e Scienze umane ed educative. Francesco Ciancitto, componente della commissione Affari sociali della Camera, ha sottolineato l’urgenza di istituire master post-universitari per il personale infermieristico di pronto soccorso, focalizzati su aspetti assistenziali, giuridici e psicopedagogici.
Rino Agostiniani, presidente della Società italiana di Pediatria (Sip), ha confermato l’impegno nel promuovere una formazione continua per i pediatri, includendo percorsi di sensibilizzazione sull’uso consapevole del digitale da parte delle nuove generazioni. Antonio D’Avino, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), ha evidenziato il ruolo cruciale dei pediatri di famiglia come sentinelle per individuare segnali di disagio fisico e psicologico nei minori, e ha illustrato le iniziative della federazione volte a informare le famiglie su educazione sanitaria, abuso infantile ed educazione al digitale. Infine, Vito Pavone, direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Catania, ha ricordato l’importanza per gli ortopedici di riconoscere tempestivamente i segni abusi fisici nei bambini, sottolineando la necessità di ascoltare con attenzione i genitori per individuare eventuali incongruenze nelle informazioni fornite.
“Chi ha subito abusi può diventare a sua volta autore di violenza”
La psicologa dell’età evolutiva Graziella Trovato ha parlato dell’importanza di un supporto terapeutico profondo per spezzare il ciclo della violenza: “Talvolta chi ha subito abusi può diventare a sua volta autore di abusi. Spezzare il ciclo della violenza è possibile, solo attraverso interventi psicoterapeutici concreti, radicali e profondi, che vanno ben oltre il minimo supporto psicologico alle vittime”.
Barbara Mirabella, direttore del Codacons Scuola Sicilia, ha affrontato il tema della dispersione scolastica, non solo evidente in contesti fragili, ma trasversale e in ogni classe sociale. Ha ribadito la necessità di servizi strutturati e psicologi scolastici stabili, non relegati a progetti a tempo.
Chiara Griffini (Cei) ha illustrato l’impegno della Conferenza Episcopale Italiana su tre assi: sensibilizzazione, formazione continua degli operatori pastorali e ricerca scientifica. Fondamentale anche la collaborazione con le istituzioni civili e la partecipazione all’Osservatorio contro la pedopornografia online. Marisa Scavo, già procuratore aggiunto della Repubblica, ha richiamato la responsabilità della magistratura nel rispettare i tempi di legge e nella specializzazione dei magistrati, affinché i casi di abuso possano essere trattati con la massima competenza e tempestività.
Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia postale e Sicurezza cibernetica nazionale ha posto l’accento sull’evoluzione del crimine online: dalla pedopornografia al cyberbullismo, fino alla possibilità di commissionare violenze in diretta streaming. “I nostri agenti, inclusi gli psicologi della Polizia di Stato, sono fortemente impegnati nella formazione dei ragazzi, nelle scuole e con gli insegnanti, per promuovere l’informazione e soprattutto percorsi di prevenzione strutturata”.
Iside Castagnola, componente dell’Osservatorio cyberbullismo del centro di ricerche Università Roma Tor Vergata, ha parlato di educazione digitale e revenge porn. “Con l’associazione Articolo Ventuno portiamo in tutte le scuole d’Italia la Carta d’Assisi dei bambini, l’unico documento sull’educazione digitale scritto insieme a Padre Enzo, firmato da Papa Francesco e rivolto ai più piccoli”.
Giuseppe Ettore, direttore del Dipartimento Materno infantile dell’Arnas Garibaldi di Catania, ha illustrato la nascita imminente di un nuovo centro della rete Terre des Hommes presso la struttura catanese. Ha inoltre proposto la creazione di una scheda clinica digitale da condividere con i servizi sanitari del territorio “Uno strumento utile anche per monitorare l’evoluzione clinica e il percorso terapeutico dei bambini dopo la dimissione”.
Massimo Scaccabarozzi, per la Fondazione Menarini, ha ricordato l’importanza dell’approccio multidisciplinare nei progetti sociali come “On Radar”, attivo nelle periferie per prevenire fenomeni di isolamento, violenza tra pari e disagio giovanile. In ambito sportivo, Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile e presidente della Federazione Italiana Scherma, ha raccontato l’esperienza delle commissioni di safeguarding all’interno delle federazioni, che si occupano di valutare segnalazioni di abuso fisico e psicologico nel mondo dello sport. A conclusione del suo intervento, è stato proiettato un video con testimoni d’eccezione: campioni dello sport impegnati a dire no alla violenza sui minori.
T.P.

