“Scuole aperte” contro la dispersione scolastica - QdS

“Scuole aperte” contro la dispersione scolastica

Michele Giuliano

“Scuole aperte” contro la dispersione scolastica

mercoledì 06 Dicembre 2023

La Regione siciliana mette a disposizione 9 milioni di euro per tempo pieno e prolungato. L’Avviso 10/2023 si rivolge agli istituti statali di I grado e primo biennio di II grado

PALERMO – La scuola come luogo di condivisione e crescita, al di là dei tradizionali percorsi scolastici, per fare rete e sostenere quei giovani che si trovano a rischio dispersione scolastica, e cercare di garantire loro un percorso di inclusione, insieme alle proprie famiglie.

È questo l’intento dell’avviso 10/2023 “Scuole aperte per il territorio”, pubblicato dall’assessorato dell’istruzione e della formazione professionale, destinato, come si legge nel bando, a “contenere il fallimento formativo, mediante interventi in aree territoriali, ad elevata povertà educativa, per l’attivazione del tempo prolungato e tempo pieno negli istituti scolastici statali della scuola secondaria di I grado e nel primo biennio del percorso di II grado”.

A disposizione 9 milioni di euro contro la dispersione scolastica

In totale, sono stati messi a disposizione 9 milioni di euro, e saranno destinati alla realizzazione di moduli o laboratori per l’anno scolastico 2023/2024. La seconda e la terza finestra verranno aperte durante il mese di aprile del 2024 e del 2025, con altri 9 milioni per ciascuna annualità. Ogni progetto, della durata complessiva compresa tra un monte ore minimo di 180 e un massimo di 360 ore, deve prevedere moduli e laboratori tematici di 30 ore ciascuno. Possono presentare istanza gli istituti scolastici statali della scuola secondaria di I grado e il primo biennio del percorso di II grado: ognuno, dopo aver acquisito l’approvazione dei rispettivi consigli d’istituto, può presentare non più di una proposta progettuale. Per la realizzazione delle attività, il progetto dovrà prevedere lo sviluppo di una rete partenariale per creare una sinergia territoriale, mediante il coinvolgimento obbligatorio di associazioni, di istituzioni culturali e sociali e di servizi del territorio; la partecipazione di enti pubblici è invece considerata facoltativa.

La proposta progettuale potrà prevedere attività a supporto e rafforzamento del curriculum scolastico, rivolte a studenti a rischio di abbandono, inquadrabili all’interno di diverse tematiche: da una parte l’approfondimento delle competenze di base linguistico/espressive e logico/matematiche e la sperimentazione di nuovi ed efficaci approcci allo studio delle discipline umanistiche e scientifico-matematiche; dall’altra, si potranno organizzare laboratori tematici di arte, teatro, musica, sport, lingue straniere, cultura ambientale, enogastronomia, cittadinanza attiva, educazione alla pace e alla legalità, multiculturalità, ecc..

Possibile prevedere attività culturali

In ultimo è possibile prevedere attività culturali e ricreative dentro o fuori la scuola (teatrali, musicali, sportive ecc.), che permettano l’incontro della scuola con le associazioni e e le istituzioni del territorio. Per la presentazione dell’istanza bisognerà attendere l’apertura della piattaforma informatica dedicata; da quel momento, si avranno a disposizione 45 giorni per completare la procedura.

Obiettivo del bando è di migliorare la qualità, l’inclusività, l’efficacia e l’attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e di formazione, anche attraverso la convalida dell’apprendimento non formale e informale, per sostenere l’acquisizione di competenze chiave, comprese le competenze imprenditoriali e digitali, uscendo fuori dagli schemi tradizionali dell’insegnamento.

Inoltre, in linea con l’Agenda europea per contrastare la povertà educativa, si mira a garantire “un’educazione di qualità, inclusiva, equa, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti, nell’ambito dell’impegno a non lasciare nessuno indietro, cercando di favorire coloro che sono attualmente svantaggiati – le famiglie più povere, le donne, e soprattutto i bambini”.

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