Sequestro Ias e rischio chiusura, sindacati: "Vertice in Prefettura" - QdS

Sequestro Ias e rischio chiusura, sindacati: “Vertice in Prefettura”

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Sequestro Ias e rischio chiusura, sindacati: “Vertice in Prefettura”

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venerdì 17 Giugno 2022

Le sigle sindacali: "Garantire l'attività delle aziende e la piena occupazione"

Un tavolo di coordinamento in Prefettura che metta insieme imprese, deputazioni Nazionale e Regionale, Confindustria e sindacati per fare il punto sulla situazione venutasi a creare nella zona industriale dopo il provvedimento di sequestro dell’impianto consortile dell’I.A.S.

Questa la richiesta condivisa dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil territoriali, Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti, al termine della riunione unitaria convocata per decidere azioni condivise dopo quanto accaduto.

Sindacati: “Garantire l’attività delle aziende e la piena occupazione”

“Crediamo sia necessario chiedere al Prefetto di convocare un tavolo di coordinamento – hanno detto i tre segretari – La situazione venutasi a creare impone un’analisi precisa sulle necessità delle aziende e sui tempi ancora a disposizione per scongiurare qualsiasi ipotesi di fermo degli impianti.

Seguiamo con particolare attenzione l’inchiesta giudiziaria che accerterà le eventuali responsabilità e l’azione dell’Amministratore giudiziario e del pool di tecnici che opererà all’interno del depuratore.

Chiediamo un tavolo di coordinamento per ragionare insieme attorno al tavolo della Prefettura e adottare tutto quanto sarà possibile per garantire tecnicamente l’attività delle aziende e con esso la piena occupazione.

“Se errori ci sono stati in passato abbiamo oggi il dovere di non renderli definitivi”

Siamo pienamente coscienti della delicatezza del momento – concludono Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti – e proprio per questo chiediamo rapidità di azione e massima collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte. Se errori ci sono stati in passato abbiamo oggi il dovere di non renderli definitivi. Il depuratore I.A.S. è centrale per il sistema industriale siracusano e rappresenta il primo livello di quella interconnessione più volte richiamata in queste settimane di dibattito su sanzioni alla Russia e Lukoil”.

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