L’avventura del Palermo in Coppa Italia di Serie C termina agli ottavi di finale: i rosanero sono usciti sconfitti dal match contro il Catanzaro andato in scena quest’oggi allo Stadio Nicola Ceravolo. Una gara che regala ben poche emozioni, dato che entrambe le compagini non riescono a rendersi particolarmente pericolose. A decidere, a metà del secondo tempo, è alla fine Davis Curiale, ex Primavera rosanero, con un gran gol.
LA PARTITA
L’undici iniziale del Palermo è rivoluzionato rispetto alle ultime due gare di campionato: mister Giacomo Filippi, questo pomeriggio, sceglie di dare spazio a coloro che finora ne hanno trovato meno. In Coppa Italia, inoltre, si torna alle origini. L’allenatore, infatti, ripropone il 3-4-2-1 di inizio stagione. Tra i pali spazio a Massolo, mentre la linea difensiva è composta da Marong, Peretti e Perrotta. A centrocampo non manca capitan De Rose, affiancato da Odjer. Le fasce sono affidate ad Almici e Crivello, quest’ultimo alla prima da titolare della stagione. In avanti Floriano e Valente guardano le spalle a Soleri. Il primo tempo è equilibrato, ma regala pochi brividi agli spettatori presenti. I ritmi sono infatti piuttosto bassi, con le due squadre che gestiscono il pallone e attendono di potere tendere delle insidie all’avversaria. Gli unici squilli degni di nota sono a tinte rosanero: prima un tiro di collo piede di Floriano, che termina fuori; poi un tentativo col destro di Soleri che si ritrova a tu per tu con il portiere Nocchi, ma viene murato in calcio d’angolo. La prima frazione di gioco si chiude con le reti inviolate.
Nel secondo tempo i due allenatori scelgono di cambiare qualcosa nelle rispettive formazioni per dare una scossa alla partita. Antonio Calabro inserisce Martinelli e Bayeye al posto di De Santis e Tentardini, mentre Giacomo Filippi mette dentro Luperini e Doda, fuori De Rose e Almici. A rendersi più pericoloso nella ripresa è il Catanzaro, che sfiora il gol con un tiro dalla distanza di Ortisi. Il portiere Massolo però c’è e devia in corner il pallone. L’allenatore del Palermo mette dunque in campo anche forze fresche in avanti: fuori Floriano e Valente, dentro Dall’Oglio e Silipo. Non basta, tuttavia, a cambiare il risultato a proprio favore. L’appuntamento con il gol per i padroni di casa è infatti soltanto rimandato. Al 67’ da posizione defilata Curiale controlla e con un tiro da applausi spedisce il pallone sotto l’incrocio dei pali: non può nulla l’estremo difensore dei siciliani. L’attaccante non esulta per via del suo passato nelle giovanili del club di Viale del Fante, ma la sua rete vale il pass per i quarti di finale di Coppa Italia. Nel finale, infatti, nonostante l’ingresso di Brunori, gli ospiti non riescono mai realmente a rendersi pericolosi, mentre i giallorossi gestiscono il pallone e portano il risultato a casa.
Allo Stadio Nicola Ceravolo il risultato finale è di 1-0 in virtù di un gran gol di Davis Curiale. Il Palermo viene eliminato dalla Coppa Italia di Serie C, mentre il Catanzaro approda ai quarti di finale. Agli uomini di Giacomo Filippi non resta adesso che guardare avanti e concentrarsi sul campionato per potere puntare alla promozione in cadetteria, tramite una rincorsa alla capolista Bari oppure attraverso la lotteria dei play-off.
LE PAGELLE
La difesa
Massolo 6: L’estremo difensore, incaricato di sostituire Pelagotti, risponde “presente” quando viene chiamato in causa, anche se le insidie nel corso del match sono state veramente poche. Non può nulla in occasione del gol di Curiale
Marong 6: Una prestazione senza defezioni per un giocatore che in questo avvio di campionato non ha quasi mai visto il campo: riesce ad essere attento e preciso, per cui la sufficienza è piena
Peretti 5: Il suo brutto momento non ha ancora avuto fine. Dopo le prestazioni deludenti in campionato, arriva un’altra insufficienza. Sul gol di Curiale è lui ad essere incaricato di marcare l’avversario, ma non riesce ad evitare di farlo tirare
Perrotta 6: Una prestazione senza infamia e senza lode: fa il suo ma il Catanzaro lo impegna decisamente poco. A metà del secondo tempo viene sostituito da Brunori per questioni tattiche
Il centrocampo
Almici 5: Una prestazione non all’altezza delle sue qualità (o perlomeno a quelle che aveva mostrato nella scorsa stagione). Il tecnico lo sostituisce infatti poco dopo l’inizio del secondo tempo
De Rose 5: Prestazione sottotono del capitano, che non riesce a costruire: fa girare il pallone a vuoto. Anche lui viene dunque sostituito poco dopo il rientro in campo.
Odjer 6: È il più propositivo a centrocampo, tanto da cercare più volte di costruire azioni offensive. Non riesce, però, nell’impresa. La sufficienza ad ogni modo è meritata
Crivello 5,5: All’esordio da titolare viene schierato fuori ruolo come esterno di centrocampo. Una posizione in cui non ha mai dato il meglio di sé, ma si adatta e cerca di impegnarsi come può pur di guadagnarsi un posto
L’attacco
Valente 5,5: Anche lui non è contento della posizione da trequartista sul centrodestra e si vede. Non riesce a trovare spazi ed al contempo non riceve palloni dai compagni. Unica azione degna di nota è l’assist a Soleri nel primo tempo
Floriano 5,5: Come gli altri compagni di reparto non riesce ad essere concreto. L’unica occasione che ha è quella del primo tempo con un tiro dal limite dell’area che esce di poco
Soleri 5: Non riesce a rendersi pericoloso nel corso della gara e nel primo tempo spreca la chance a tu per tu con il portiere sull’assist di Valente. In campionato ha dimostrato di essere più incisivo quando parte dalla panchina
I subentrati
Luperini 5: Entra al 54’ al posto di De Rose ma non dà sostanzialmente alcun contributo di rilevanza alla gara
Doda 5,5: Una prestazione mediocre come quella del resto della squadra. Entra anche lui al 54’ senza riuscire ad incidere, ma quantomeno non commette errori come accaduto invece contro l’Avellino
Silipo 5,5: Entra al 65’ e non brilla in un reparto già di per sé poco concreto, ma prova a rendersi pericoloso con un sinistro nel finale
Dall’Oglio 5: Anche lui, subentrato al 66’, tocca pochissimi palloni. In una squadra che non riesce a costruire fa fatica ad inserirsi e si adegua alla mediocrità
Brunori s.v.: Gioca soltanto l’ultimo quarto d’ora, ma non riesce a risolverla: Filippi credeva forse di potersi giocare il jolly, ma questa volta non è andata bene
Chiara Ferrara

