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Il Trapani e quel -8 che pesa, il Siracusa che sprofonda: l’altro lato della medaglia del calcio siciliano

Il Trapani e quel -8 che pesa, il Siracusa che sprofonda: l’altro lato della medaglia del calcio siciliano

Se Palermo, Catania e – contro ogni miglior pronostico – Messina sorridono, momento opposto per altre due siciliane di livello.

In questi giorni, stiamo assistendo a numerosi fatti estremamente positivi per il calcio siciliano che, ad appassionati e non, non possono fare altro che strappare un sorriso (finalmente). Dal Palermo che, nonostante un rendimento un po’ altalenante soprattutto nelle gare in casa, si ritrova ormai costantemente ai vertici della Serie B e con l’obiettivo della A mai stato così alla portata negli ultimi anni come oggi, al Catania di Domenico Toscano.

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Anche in questo caso, dopo anni più che bui e complessi per varie ragioni, il club rossazzurro sta rispondendo nel migliore dei modi: coraggio, consapevolezze ritrovate (o trovate) e, soprattutto, vittorie. Proprio quelle che poi alla fine di tutto servono più di ogni altra cosa.

Le mani su TdG a Catania, il sogno salvezza a Messina

Inoltre, così come il Palermo, anche il Catania inizia a muoversi in maniera importante lato extra campo: basta pensare a quanto accaduto in queste ore su Torre del Grifo, dove Ross Pelligra e società hanno letteralmente messo le mani sull’ex gioiellino dell’Etna.

Altra nota di merito per ciò che sta facendo in campo però, va assolutamente consegnata al Messina, oggi in Serie D. Partita da una penalizzazione di -14 nel girone I, la squadra di “Pippo” Romano ha già letteralmente annullato il gap negativo con gli avversari, ritrovandosi adesso al solo -1. Un miracolo, a tutti gli effetti. Anche se adesso toccherà salvarsi e riprendere il cammino delle altre. Se il Catania, il Palermo e – nonostante le enormi difficoltà dentro e soprattutto fuori dal campo – il Messina stanno rispondendo nel migliore dei modi in questa primissima fase di campionato, non si può dire lo stesso di Siracusa e Trapani, oggi in grande difficoltà nel campionato di Serie C. Fin qui, parliamo di due club che – per motivi certamente diversi – rappresentano l’altra faccia della medaglia del calcio siciliano.

Trapani, la penalizzazione è un macigno. Nel mezzo anche il caso Capuano

Forte, ambizioso e con idee di livello, negli ultimi anni il Trapani di Valerio Antonini ha in qualche modo sempre fatto parlare di sé. Soprattutto in campo, i granata hanno (quasi) sempre messo sul piatto qualità e carattere, elementi che hanno permesso al Trapani di “mangiarsi” un campionato di Serie D appena due anni fa e tornare nel professionismo, dove naturalmente il livello si è alzato, ma la salvezza è stata raggiunta senza enormi problemi.

In questa stagione però, la squadra di Salvatore Aronica sta facendo fatica anche (e soprattutto) per il -8 da cui ha di fatto iniziato la stagione. Con soli 8 punti nel girone infatti (ma sarebbero stati 16, con 4 vittorie, 2 sconfitte e 4 pareggi), oggi i granata sono in piena bagarre salvezza e l’impressione è quella che la svolta faccia fatica ad arrivare, con il 2-0 in favore dell’Atalanta U23 (candidata a un campionato di bassa classifica) che risulta essere un k.o più che pesante per la squadra di Aronica, costretta – nonostante un rendimento da medio classifica sul campo – a invertire la marcia quanto più rapidamente possibile per evitare un fantasma chiamato dilettantismo.

Nel mezzo, nelle ultime ore si è messo anche il caso Ezio Capuano, con il Collegio Arbitrale della Lega Pro che ha ufficialmente rigettato il ricorso presentato dalla società granata contro l’ex allenatore, esonerato – o meglio, licenziato per giusta causa – dal club siciliano a gennaio per “grave condotta”.

Il Siracusa con 3 punti in 10 partite. Troppo poco per la Serie C

Chi deve però fare un miracolo è il Siracusa del presidente Alessandro Ricci, fanalino di coda solitario con appena 3 punti totalizzati nelle prime dieci giornate di Serie C. Seppur l’obiettivo è quello della salvezza già da inizio stagione, così è davvero troppo poco. Reduce da quattro sconfitte di fila, l’ultima in trasferta contro la Casertana per 1-0, in totale la squadra di Marco Turati ha raccolto 7 sconfitte e una sola vittoria fin qui: il 2-1 di Siracusa contro il Potenza.

Una marcia che, continuasse così, non farebbe altro che spedire gli aretusei nuovamente in Serie D, campionato vinto con merito lo scorso anno. L’impressione, in questo senso, è che il miracolo potrebbe non arrivare e sarebbe davvero un peccato per tutto ciò che è stato fatto negli anni dalle parti del “De Simone”, oggi più che mai spento e senza entusiasmo, sia dentro che fuori dal campo.

Credit foto: Trapani Calcio da Facebook