Serra indoor di cannabis e armi a San Cristoforo, un arresto - QdS

Serra di canapa in casa (con inquilino ignaro) e armi a San Cristoforo: un arresto

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Serra di canapa in casa (con inquilino ignaro) e armi a San Cristoforo: un arresto

Redazione  |
sabato 08 Luglio 2023

Scoperta "stupefacente" a Catania, in una casa divisa in due parti: un arresto per possesso illecito di droga ai fini di spaccio e armi.

Prosegue incessante l’attività di contrasto ai fenomeni dello spaccio di droga e alla detenzione illegale di armi clandestine nella provincia etnea da parte: lo scorso pomeriggio, i carabinieri hanno arrestato a San Cristoforo un 40enne catanese, che aveva una serra indoor di cannabis e anche un arsenale di armi.

L’uomo è accusato dei reati di possesso di droga ai fini di spaccio, detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione e possesso illecito di proiettili.

Serra indoor e arsenale di armi, arresto a San Cristoforo

Il 40enne avrebbe allestito una piantagione indoor di cannabis indica all’interno di un appartamento di sua proprietà, sito in una palazzina del popoloso quartiere di San Cristoforo e vicino a quello in cui vive con i suoi genitori. Dopo aver localizzato l’appartamento, i militari sono andati sul posto, dove hanno riscontrato che l’immobile era stato suddiviso in due parti: una era concessa in affitto a un inquilino ignaro di tutto, mentre una seconda parte – isolata mediante la realizzazione di una parete di pannelli coibentati con annessa porta di ingresso chiusa da un lucchetto – era usata dal 40enne.

I carabinieri hanno aperto il lucchetto – consegnato dal padre dell’uomo – per accedere all’abitazione al piano superiore. Durante la perquisizione, gli operanti si sono insospettiti per una stanza chiusa, nella parte finale sinistra dell’appartamento, dove era stato allestito un impianto per la coltivazione di “canapa indiana” con qualità e fattezze di pregevole livello professionale.

Tale impianto era dotato di una vasca per l’acqua con apposito timer per l’irrigazione programmata delle piante, un impianto di aerazione costituito da un filtro cilindrico in acciaio di notevoli dimensioni, collegato a tubi di alluminio che terminavano in un condotto ricavato da un pannello posto a chiusura dell’unica porta finestra presente; un impianto sospeso, assicurato al soffitto, composto da quattro strutture di barre led UV, una serie di trasformatori, un impianto di climatizzazione composto da un condizionatore e due ventilatori, tutti fissati alle pareti laterali, varia strumentazione finalizzata alla rilevazione dell’acidità del terreno e dell’acqua, fertilizzanti e concimi.

All’interno della serra a San Cristoforo i militari hanno trovato 98 vasi contenenti ognuno piante di “cannabis indica”, con altezza compresa tra 100 e 120 centimetri, e 26 vasetti con interrate altrettante piante di “cannabis indica” con altezza compresa tra 10 e 30 centimetri.

Non solo droga, ma anche armi

Una stanza adiacente era stata utilizzata come deposito per fertilizzanti e al suo interno i militari hanno trovato, su uno scaffale a muro, un barattolo di vetro contenente 30 grammi di marijuana già essiccata e una macchina per sottovuoto con decine di bustine di plastica per imbustare la droga. Inoltre nel corridoio, i militari si sono insospettiti per la presenza di un pentolino metallico contenente benzina, riposto su una scarpiera in legno. Svuotandolo hanno confermato che al suo interno era nascosta una pistola semiautomatica di colore nero Browning calibro 7,65 e un revolver di colore nero marca “EIG” calibro 38 special.

All’interno dello stesso corridoio, all’intero di un armadio in legno a quattro ante, sono stati trovati quattro chili di marijuana suddivisi in 33 buste in plastica di sottovuoto, un panetto di hashish del peso di 100 grammi, oltre a un vero e proprio arsenale composto da:

  • un fucile doppietta, calibro 16, marca “BAYARD”, una pistola 357 Massachusetts “DAN-WESSON”, una pistola a tamburo, marca “WEBLEY’S” modello 83;
  • una pistola a tamburo, 38 special, marca “Colt”, modello Detective special;
  • tre serbatoi monofilari della pistola semi-automatica, marca “BROWNING” cal. 7,65;
  • una pistola a tamburo dell’800 priva di matricola e modello;
  • 917 proiettili per arma da fuoco di vario calibro.

Proseguendo nello stesso corridoio, gli operanti hanno trovato anche uno scatolone contenente 82 frammenti di varie dimensioni di pissidi e anfore presumibilmente di interesse archeologico.

La perquisizione in casa dei genitori del 40enne

A completamento dell’attività di Polizia Giudiziaria, i carabinieri hanno perquisito anche l’abitazione dove il 40enne dimora assieme ai genitori conviventi, dove all’interno di una libreria hanno trovato tre barattoli di vetro contenenti altra droga: 260 grammi di marijuana e un barattolo di vetro contenente 25 grammi di hashish.

Al termine dell’attività, i frammenti di pissidi ed anfore sono stati sequestrati per essere messi a disposizione della Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Catania. Tutta la droga trovata è stata sequestrata per essere sottoposta agli accertamenti di laboratorio. Per quanto riguarda le armi, dagli accertamenti effettuati è emerso che la pistola a tamburo di colore nero marca “EIG” calibro 38 special, la pistola 357 Massachusetts, “DAN-WESSON” e la pistola a tamburo, 38 special, marca “Colt”, mod. Detective special risultavano di proprietà del defunto bisnonno del 40enne, che non ne aveva mai denunciato il trasferimento di detenzione, mentre il fucile doppietta, calibro 16, marca “BAYARD”, la pistola a tamburo, marca “WEBLEY’S” mod. 83 e la pistola semiautomatica di colore nero Browning calibro 7,65 e la pistola a tamburo priva di matricola e modello risultavano non censite e dunque clandestine.

Il 40enne di San Cristoforo, assuntosi la responsabilità della serra e delle armi trovate, è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico.

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